Una svolta potenzialmente destinata a cambiare il corso del conflitto. Hamas ha annunciato, dopo lunghi giorni di riflessione, di “accettare di rilasciare tutti gli ostaggi israeliani, vivi o cadaveri, in base alla proposta di Donald Trump su Gaza”. Nel comunicato diffuso nella serata di oggi, venerdì 3 ottobre, il gruppo terroristico ha aggiunto di essere pronto ad avviare immediatamente negoziati di mediazione per discutere i dettagli dell’intesa. Un sì, insomma, con riserva: Hamas chiede ulteriori negoziati.
La proposta e il via libera di Israele
La cosiddetta “proposta Trump” era stata resa pubblica solo pochi giorni fa, con l’ex presidente statunitense tornato a porsi come interlocutore diretto nella crisi mediorientale. L’iniziativa prevede un cessate il fuoco graduale, lo scambio di ostaggi e prigionieri, e un percorso politico verso la stabilizzazione della Striscia di Gaza. Benjamin Netanyahu, dopo il faccia a faccia con Trump, aveva subito dato il proprio sì, sottolineando come si trattasse della prima vera base concreta per avviare un processo di pacificazione dopo mesi di guerra sanguinosa. Un sì, però osteggiato dall'ala più radicale del governo israeliano, rappresentata da Ben Gvir e Smotrich.
L’appello del Papa
La svolta è stata incoraggiata anche da Papa Leone, che domenica aveva lanciato un appello “a tutte le parti perché accettino la proposta senza indugio, mettendo al centro il bene delle persone e la dignità della vita umana”. Parole che, a detta di osservatori vaticani, avrebbero contribuito ad aumentare la pressione morale su Hamas e sui suoi sponsor regionali.
Il voto in Italia
Il dibattito ha avuto un’eco anche a Roma. Alla Camera, il Parlamento italiano è stato chiamato a pronunciarsi su una mozione di sostegno all’iniziativa. La maggioranza si è espressa compatta a favore, mentre le opposizioni hanno scelto strade diverse: Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra si sono astenuti, insistendo sui dubbi sul ruolo di Trump e sulla sostenibilità a lungo termine del piano. L'ennesima pessima figura della sinistra italiana.
Uno spiraglio inatteso
L’annuncio di Hamas apre ora uno scenario nuovo e fino a poche ore fa imprevedibile. Se le mediazioni prenderanno corpo nelle prossime ore, la regione potrebbe conoscere la prima tregua significativa dall’inizio delle ostilità. Ovviamente, gli equilibri sono fragilissimi. Altrettanto certo, Trump sembra aver messo a segno un colpo clamoroso.