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Knesset, Donald Trump contestato: chi sono i due deputati fermati

di Claudio Brigliadori lunedì 13 ottobre 2025

2' di lettura

Nel giorno di festa di Israele, nel momento della glorificazione di Donald Trump alla Knesset, ecco arrivare un clamoroso fuoriprogramma: il presidente americano durante il suo intervento al Parlamento israeliano per la firma della pace con Hamas è stato interrotto da due deputati delle opposizioni, Ayman Odeh e Ofer Cassif, che lo hanno contestato sventolando in aula un cartello con la scritta "Genocidio". Una scena che, immaginiamo, avrà fatto esultare di giubilo i pro-Pal di mezzo mondo, a cominciare dall'italiana Francesca Albanese, la relatrice speciale all'Onu per i territori occupati palestinesi.

Odeh e Cassif sono stati subito bloccati dai commessi e allontanati dalla sala della Knesset. La regia ha letteralmente barcollato, con la telecamera che prima inquadra il presidente americano immobile, di sasso. Poi si sposta velocemente virando sull'aula, giusto in tempo per riprendere i contestatori scortati fuori. Trump, riprendendo il discorso, si è rivolto agli addetti e ha sottolineato che il loro intervento "è stato molto efficace". La piazzata si è così risolta solo in una trascurabile "stonatura" nella celebrazione dell'amicizia politica, militare e strategica tra Gerusalemme e Washington.

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Il primo ministro israeliano Bibi Netanyahu, tra applausi, fischi di approvazione e battimani ritmati, ha celebrato Trump come "il migliore amico che lo Stato di Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca. Nessun presidente americano ha fatto di più per Israele. Israele ti dà il benvenuto a Gerusalemme, la nostra capitale eterne", aggiunge. "Grazie per esserti opposto alle menzogne su Israele alle Nazioni Unite", e "per la tua fondamentale leadership" che ha portato a un accordo sostenuto da molte parti e al ritorno degli ostaggi.

Dal canto suo, Trump ha celebrato le qualità del premier israeliano: trattare con lui "non è facile ma è questo che lo rende grande", ha sottolineato suscitando l'applauso della sala. "Oggi è un giorno di gioia profonda in cui a rendere grazie al potente Dio di Isacco e di Giacobbe". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel suo intervento alla Knesset. "Non è solo la fine di una guerra - ha detto Trump - ma la fine del terrorismo e l’inizio di una nuova fase di pace e di speranza per tutte le nazioni di una regione che sarà magnifica. È l’alba di un nuovo Medio Oriente, guidato da un uomo di grande patriottismo, Benjamin Netanyahu". Questo giorno - ha aggiunto - resterà nella storia come l'inizio dell'età dell'oro per Israele e per il Medio Oriente. "Dopo anni di guerra, i cieli sono calmi e il sole risorge in Terra santa in una regione che vivrà in pace per l'eternità".

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