Ancora paura e mistero nei cieli d'Europa. Negli ultimi giorni, dei droni misteriosi hanno sorvolato due installazioni militari considerate tra le più sensibili del Belgio, facendo scattare l’allarme per la sicurezza nazionale e per la vulnerabilità delle infrastrutture Nato. Gli episodi, avvenuti a pochi giorni di distanza, hanno spinto il governo di Bruxelles a parlare apertamente di possibile attività ostile, rendendo pubblico l'accaduto.
Il primo avvistamento è stato registrato nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, quando le guardie di sorveglianza del quartier generale dell’esercito a Marche-en-Famenne hanno segnalato la presenza di più droni che sorvolavano aree cruciali del complesso militare. Il ministro della Difesa, Theo Francken, ha definito quanto accaduto “una chiara operazione orchestrata contro il cuore del nostro esercito”.
Poche ore dopo, un secondo episodio ha alimentato la preoccupazione: diversi dispositivi volanti non identificati sono stati avvistati sopra la base aerea di Kleine-Brogel, nella provincia fiamminga del Limburgo. La base è considerata uno dei punti più strategici d’Europa, poiché custodisce testate nucleari statunitensi nell’ambito del programma di condivisione della Nato ed è destainata ad ospitare a breve i nuovi caccia F-35. Nel tentativo di intercettare uno dei droni, un elicottero della polizia è decollato nella notte, ma l’inseguimento non ha dato esito positivo.
Il duplice sorvolo si colloca in un quadro continentale di crescente preoccupazione, segnato da una serie di incursioni analoghe in diversi Paesi europei, dai Baltici alla Scandinavia. Il fatto che in Belgio siano state prese di mira installazioni di massimo rilievo fa temere che non si tratti di semplici voli amatoriali. Come sempre in questi casi, infatti, il pensiero corre alla Russia. Fonti militari ipotizzano infatti un’operazione di intelligence condotta da piloti esperti, volta a raccogliere informazioni o testare le difese aeree.
Il ministero della Difesa ha avviato un’indagine congiunta che coinvolge esercito, polizia e servizi di sicurezza interni. Francken ha inoltre chiesto di potenziare i sistemi di rilevamento e neutralizzazione dei droni, sottolineando che “voli di droni sopra installazioni militari sono assolutamente vietati e dobbiamo essere in grado di abbatterli”, ha concluso.