Osama Njeem Almasri è stato arrestato a Tripoli. Il generale libico è stato al centro di un acceso dibattito in Italia nei mesi scorsi dopo che era stato prima arrestato sul territorio italiano, a Torino, e poi rimpatriato. L'arresto di oggi, come confermato a Repubblica da fonti italiane, rientra nella collaborazione del nuovo governo di Tripoli con la corte penale internazionale. A riportare la notizia anche l'emittente Libya24, che su X scrive: "La Procura Generale ha ordinato l'arresto del generale libico e il suo rinvio a giudizio con l'accusa di tortura di detenuti e la morte di uno di loro sotto tortura" nel carcere di Mitiga, situato nei pressi dell'aeroporto della capitale.
L'ufficio della Procura generale libica, guidata da Al Siddiq al Sour, ha fatto sapere di aver deferito Almasri, ex responsabile della sicurezza nelle carceri di Tripoli, "al giudizio del tribunale", come si legge in una nota su Facebook. Secondo i testimoni che hanno assistito all'arresto, come riporta il Foglio, il generale capo della Polizia penitenziaria avrebbe riso al momento dell'arresto. Per la procura, comunque, ci sarebbero prove sufficienti per dimostrare le sevizie inflitte da Almasri ad almeno cinque detenuti, causando la morte di almeno uno di loro.