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Francia, il capo di stato maggiore: "Guerra alla Russia, perderemo i nostri figli"

sabato 22 novembre 2025

1' di lettura

Il generale Fabien Mandon, nuovo capo di stato maggiore dell’esercito francese (insediato a settembre 2025), ha scatenato un violento dibattito politico con un discorso pronunciato martedì davanti al congresso dei sindaci francesi. Le sue parole sono state un vero e proprio campanello d’allarme sulla prontezza della nazione a un possibile conflitto ad alta intensità con la Russia. Il passaggio più duro è stato questo: "Abbiamo il know-how e la forza economica e demografica per dissuadere il regime di Mosca. Ciò che ci manca - ed è qui che voi sindaci avete un ruolo da svolgere - è lo spirito. Lo spirito che accetta che dovremo soffrire se vogliamo proteggere ciò che siamo. Se il nostro Paese vacilla perché non è pronto a perdere i suoi figli... o a soffrire economicamente perché la priorità deve essere la produzione militare, allora siamo davvero a rischio. Dovete parlarne nelle vostre città".

Le reazioni sono state immediate e contrapposte. Da sinistra, Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise) ha respinto con forza: "Non è suo compito invitare i sindaci o chiunque altro a iniziare preparativi militari su cui nessuno ha concordato". Il segretario del Partito Comunista Fabien Roussel ha aggiunto: "No! Cinquantunomila monumenti commemorativi per i caduti in guerra nelle nostre città e nei nostri villaggi: non sono sufficienti? Sì alla difesa nazionale, no a discorsi intollerabilmente bellicosi". L’unico sostegno politico esplicito è arrivato dall’eurodeputato Raphaël Glucksmann (Place Publique): "Ha ragione a mettere in guardia la nazione sulla necessità di cambiare il suo stato d’animo".

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