Il saluto di San Silvestro

Sergio Mattarella, l'indiscrezione sul discorso di fine anno. Addio? Una durissima lezione all'Europa

Nel dibattito politico iniziano le previsioni dei possibili contenuti del discorso di fine anno e di commiato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Ciò che Mattarella dirà sarà chiarissimo, inequivocabile. Dirà pane al pane e vino al vino, senza possibilità di equivoci, a cominciare dall'ennesimo ribadimento, se ne riterrà l'esigenza, dell'irrevocabile indisponibilità a un secondo mandato", scrive il Tempo. Abbastanza scontato che dalle sue parole si trarranno indirizzi per l'interno e per l'azione nell'Unione europea

 

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"Muovendo dall'importanza della riduzione dell'indebitamento, si afferma che ciò non può avvenire con l'aumento della tassazione o con tagli alla spesa sociale; né possono essere imposti aggiustamenti di bilancio che soffochino la crescita. Ma qual è la terapia? Il debito per favorire gli investimenti per preparare il futuro e garantire la piena sovranità, si dice nell'articolo, deve essere favorito. Ma come?", si chiede il Tempo. Ed è su questi basi che parte del discorso di Mattarella si fonderà.

 

 

Sono cambiate le idee politiche su austerità e conti in ordine, ma sarebbe sempre opportuna, in questi casi, un'autocritica. E su questo tasto potrebbe spingersi il Capo dello Stato nel suo ultimo discorso. Una autocritica che è mancata all'Europa potrebbe essere sottolineata da Mattarella, vista la generale riflessione politica attuale sui danni causati finora dalle regole di bilancio, a cui si è cercato di rimediare con il richiamato Next Generation Eu. "Superare il Patto di stabilità richiede chiarezza. Non è da escludere che, sia pure mantenendosi all'alto livello coerente con la massima carica dello Stato, anche questi temi saranno affrontati o sfiorati dal Capo dello Stato la sera del prossimo 31 dicembre", conclude il Tempo,