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Antonio Decaro, lo scandalo Pd sbarca all'Europarlamento: "E' mafioso?"

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«Contatti mafiosi nel comitato Ue?» È questa la domanda che campeggia su un fotomontaggio postato dall’eurodeputata di Alternative für Deutschland,Christine Anderson. In primo piano il volto di Antonio Decaro, neo eletto al Parlamento Ue con il Pd, e nominato presidente della Commissione ambiente, con alle spalle alcuni uomini che rappresentano lo stereotipo mafioso.

Un incarico, quello a capo dell’Envi, particolarmente delicato dato che sarà l’organo preposto a seguire le pratiche del Green Deal attorno cui ruoterà l’agenda europea. Ma l’inchiesta scoppiata a Bari dov’era sindaco fino a pochi mesi fa - non è sfuggita oltre le Alpi. L’europarlamentare tedesca ha infatti criticato la sua nomina in quanto «sorge la legittima domanda su quanto sia saggio eleggere qualcuno a presiedere una delle commissioni più importanti del Parlamento europeo mentre l'intero campo del suo partito sta attualmente annegando in un'indagine antimafia».

 

 

 

Al netto dell’accusa, la Anderson specifica che «per il momento la presunzione di innocenza vale anche per Antonio Decaro».

 

 

 

L’esponente di Afd torna poi alla carica: «Le dure e complete leggi antimafia italiane degli anni '80 e '90 sono state introdotte quando si è riconosciuto che la criminalità organizzata si era infiltrata nella politica su larga scala. Forse ora abbiamo bisogno di tali leggi anche a livello europeo?».

 

 

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