CATEGORIE

Pd, "salto della scheda" in aula a Bruxelles: gioco sporco sulla Russia

sabato 25 gennaio 2025

2' di lettura

Il Pd si starebbe specializzando nel "salto della scheda" a Bruxelles: lo scrive Pietro Guastamacchia sul Foglio. La tecnica consisterebbe nello sfilare il badge elettronico dallo scranno nel momento del voto su una risoluzione o un emendamento che non si condivide ma su cui non si vuole lasciare segno del proprio dissenso. Un'operazione non proprio semplice, dal momento che nelle sessioni di voto si analizzano decine di testi con centinaia di emendamenti. Per fare bene, dunque, bisogna essere piuttosto veloci e anche capire quando è il momento giusto. 

Il sistema di voto del Parlamento europeo, in effetti, prevede non solo la possibilità di esprimersi a favore o contro un provvedimento, ma anche la possibilità di astenersi. L'astensione, però, rimane nei registri. Con il salto della scheda, invece, come spiega Guastamacchia, non si lascia alcuna traccia di sé. L'ultima volta i dem lo avrebbero fatto lo scorso giovedì, il 23 febbraio, durante il voto sulla risoluzione sul revisionismo storico del Cremlino. Secondo il giornalista, questa pratica verrebbe fuori soprattutto quando sul tavolo ci sono questioni riguardanti la Russia. In questa legislatura, in particolare, si sarebbe ricorsi a questa strategia per la prima volta a settembre dell'anno scorso, quando gli europarlamentari sono stati chiamati a votare la risoluzione di sostegno all’Ucraina. 

Effetto Trump, ora l'Europa deve ridurre le tasse

Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è partito in modo spettacolare il treno della competizione fiscal...

Il testo, poi approvato a larga maggioranza dall’Eurocamera, conteneva un paragrafo in cui si invitavano i governi dell’Ue a rimuovere le restrizioni sull’utilizzo di armi occidentali per colpire in territorio russo. Tre le correnti che emersero tra i dem: in due votarono a favore; dieci votarono contro, in linea con l’indicazione dei vertici; mentre in sei "sparirono" momentaneamente dai tabulati proprio durante quel voto. In un primo momento si era pensato che il "salto della scheda" in quell'occasione potesse servire a non rendere troppo evidenti le divisioni interne alla delegazione. Giovedì scorso, invece, la strategia sarebbe stata eseguita da tutti. La delegazione del Pd, in particolare, a differenza di tutta la famiglia socialista europea, si è opposta alla proposta di vietare in tutta l’Ue di esporre simboli nazisti e sovietici. E al momento del voto i dem sono spariti dai tabulati. 

La dittatura sovietica è stata sanguinaria, ma qualche compagno non conosce la storia

Qualcuno avvisi Nicola Zingaretti che la storia non si scrive in Parlamento, nemmeno quello europeo come sostiene lui, m...

rischio insabbiamento Roberto Gualtieri, Virginia Raggi insiste: "Giustifichi i soldi"

Senatore Pd Andrea Crisanti, assaltano la sua villa: chi c'è dietro

L'editoriale La sinistra italiana vuole spedirci in guerra

tag

Roberto Gualtieri, Virginia Raggi insiste: "Giustifichi i soldi"

Francesco Storace

Andrea Crisanti, assaltano la sua villa: chi c'è dietro

La sinistra italiana vuole spedirci in guerra

Mario Sechi

Gentiloni si ricicla come lobbista con l'ok dell'Europa

Brunella Bolloli

L'Unione europea è ormai ridotta a una illusione ottica

Un’illusione ottica. Anzi, peggio: una serie di orpelli pomposi e decorativi, dalla bandiera all’inno. Pi&ug...
Daniele Capezzone

Ursula Von der Leyen, l'ultima figuraccia della Baronessa

«Io so’ io e voi non siete un c...», diceva il Marchese del Grillo. Più o meno la stessa cosa, ...
Daniele Capezzone

Libertà di stampa, se solo ai progressisti è concesso parlarne

In Europa se la cantano e se la suonano... E questa non è certo una novità. Eppure a Bruxelles c’&eg...
Andrea Muzzolon

Ilaria Salis rischia grosso: il caso Moretti-Gualmini

Ilaria Salis rischia di perdere l'immunità parlamentare? Sembra essere sempre più a rischio la posizio...