Ilaria Salis rischia di perdere l'immunità parlamentare? Sembra essere sempre più a rischio la posizione dell'eurodeputata eletta con Avs dopo essere stata detenuta per oltre un anno in Ungheria con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di estremisti di destra a Budapest. Secondo la commissione giuridica dell’Europarlamento chiamata a esaminare il caso, la JURI, non ci sarebbe il cosiddetto "fumus persecutionis", cioè non ci sarebbe nessuna prova che la giustizia ungherese voglia colpire l’eurodeputata per impedirle di esercitare il suo mandato.
Sul tavolo della commissione, tra l'altro, non c'è solo il dossier Salis ma anche i fascicoli riguardanti altre due richieste di revoca: quelle avanzate dalla procura belga contro Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini, eurodeputate del Pd finite nel secondo tempo del cosiddetto Qatargate, come si legge sul Tempo. Le due dem, non indagate, si sono dette estranee alle accuse. L’udienza è fissata per il 4 giugno.
L'inchiesta in questione, che ha travolto l’ex vicepresidente del Parlamento Eva Kaili, il suo compagno Francesco Giorgi, gli eurodeputati Cozzolino e Tarabella, l’ex leader di Articolo Uno Antonio Panzeri, è basata sulle accuse di corruzione e associazione a delinquere. Intanto, in attesa del verdetto, le due dem si sono auto-sospese dal Pd. Entrambe sono al secondo mandato e facevano parte della sottocommissione per i diritti umani.
Ora la commissione giuridica del Parlamento, che nella scorsa legislatura ha già revocato l’immunità per Tarabella e Cozzolino, dovrà decidere se togliere lo scudo anche a Moretti e Gualmini. In quel caso, la procura potrà procedere formalmente. Per ora, comunque, nessuna condanna: tutti gli indagati sono stati rilasciati, alcuni con obblighi residui.