Il Consiglio d'Europa torna ad attaccare l'Italia. O meglio, le nostre forze dell'ordine. La commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa (Ecri) ha raccomandato al governo italiano di condurre "al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia". Secondo Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente dell'Ecri, si tratta di "un fenomeno crescente in molti Paesi europei, agenti di polizia fermano le persone basandosi sulla base del colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, tutto ciò viola i valori europei".
Già a ottobre l'Ecri inviava ben 15 raccomandazioni alle autorità italiane per il miglioramento della lotta contro il razzismo e l’intolleranza. Insomma, un palese attacco alle nostre divise che non va giù alla Lega di Matteo Salvini. "Consiglio d'Europa? Altro ente inutile, da sciogliere. Giù le mani dalle nostre forze di Polizia", afferma il Carroccio su X.
Poco prima è stato Marco Dreosto a commentare: "Sono considerato un moderato all'interno del mio partito - ha premesso il componente leghista della delegazione italiana presso il Consiglio d'Europa -, ma anche i moderati si 'incazzano'. E oggi ce n'è davvero motivo. È semplicemente vergognoso chiedere indagini sulle Forze Armate italiane, accusandole di 'profilazione razziale'. Stiamo parlando di donne e uomini che ogni giorno servono la Repubblica con disciplina e onore. Altro che razzismo: questi attacchi sono mossi da ideologie di estrema sinistra, lontane anni luce dalla realtà. Se c'è un'indagine da fare, è su questo baraccone autoreferenziale e inutile, che pretende di pontificare senza alcuna conoscenza della realtà operativa. È ora di chiederci seriamente se abbia ancora senso mantenere in vita strutture del genere". E ancora: "Le nostre Forze Armate meritano rispetto, non processi sommari basati sul nulla. E io sarò sempre dalla loro parte".