Rozzano, 20 dic. (Adnkronos) - Marco Fossati non ce l'ha fatta. La sua battaglia per la revoca del cda di Telecom Italia non è stata approvata dagli azionisti, presenti in assemblea con il 54,26% del capitale: hanno votato contro la proposta il 50,3% dei votanti. Favorevoli alla mozione il 42,3%, astenuti il 7,4%. Un'assemblea fiume, con numeri da record e colpi di scena: i soci hanno bocciato sia i candidati proposti da Telco per integrare il cda, sia tutte le candidature contenute in liste diverse. Il board della compagnia telefonica italiana scende quindi per ora da quindici a undici membri, dopo le ultime dimisisoni di Cesar Alierta e Julio Linares. Il patron della Findim non demorde e, pur sottolineando di non avere "gli estremi per impugnare la delibera", annuncia che il prossimo appuntamento, per la sua battaglia contro una governance ritenuta poco trasparente, è la prossima assemblea di aprile, che dovrà rinnovare il consiglio di amministrazione. In vista di questo passaggio, il patron della Findim proporrà modifiche allo statuto, anche perché "l'espressione di voto dei fondi anglosassoni è stata pesante e violenta" e questo voto "è stato simbolo di un importante cambiamento". Protagonisti dell'assemblea, i piccoli azionisti, che hanno deciso di intervenire in massa muovendo una serie di accuse all'attuale management: nessuno "ha digerito" la vendita di Telecom Argentina e le modalità con cui è stato emesso il bond convertendo da 1,3 mld che ha diluito le loro partecipazioni nell'azionariato. (segue)