CATEGORIE

Vittorio Feltri: "Sarà una ecatombe. Finiremo tutti travolti dai fessi sui monopattini elettrici"

di Cristina Agostini domenica 23 giugno 2019

2' di lettura

È iniziata da alcuni giorni l'era dei monopattini che già ci stanno antipatici perché - e se ne ignora il motivo - essi hanno facoltà di filare fino a 20 chilometri all'ora perfino sui marciapiedi, come del resto le biciclette davanti alle quali i vigili urbani chiudono un occhio, sono tolleranti benché costituiscano una minaccia per i cittadini appiedati, costretti a districarsi non solo nel traffico stradale ma anche sulle strisce ad essi riservate. Le città ormai sono trappole per chi cammina. I comuni si preoccupano di tutti coloro che vivono negli agglomerati urbani, tranne che dei pedoni. Sono state realizzate decine di piste ciclabili sulle quali sfrecciano donne e uomini impegnati a pedalare. Gli spazi per le automobili e i parcheggi si sono ridotti e per i motorizzati circolare è sempre più difficile. Gli automobilisti, che caricano di soldi l'erario, sono considerati dei paria. Non bastasse, adesso sono piombati nel casino generale anche i monopattini elettrici che sembrano zanzare impazzite e terrorizzano gli sfigati a passeggio. Questi nuovi aggeggi, usati con disinvoltura motoria soprattutto da giovanotti e giovanotte, zigzagano dovunque. Chi li maneggia mostra di divertirsi un mondo, mentre a chi li deve schivare conviene raccomandare l'anima al Signore per non esserne travolto. I monopattini sono armi letali che hanno già ucciso una persona, che non resterà l'unica vittima. Aspettiamoci una ecatombe, dato che i fruitori di questo mezzo innovativo e micidiale sono destinati ad aumentare per effetto della moda che li promuove. Leggi anche: "I gay sono degli eroi. Ma perché sfilare mostrando il cu***?". Il consiglio di Vittorio Feltri agli omosex Personalmente non avrei nulla da dire se tali schegge a rotelle compissero i loro slalom lungo le carreggiate riservate a moto e macchine, ma il fatto che gironzolino impunemente sugli spazi pedonali tra signore e signori che magari spingono carrozzelle recanti bimbi ci terrorizza e suscita in noi profonda riprovazione. Già vivere in una metropoli è complicato, anche perché i conducenti di utilitarie e supercar se ne fregano delle cosiddette zebre riservate a noi poveri tapini, se poi a costoro si aggiungono i monopattinisti abilitati a correre dribblandoci come fossero Maradona, beh, allora è finita. Ci toccherà stipulare polizze assicurative per proteggere le nostre gambe e non soltanto quelle. Rivolgiamo una supplica ai responsabili dei municipi, sindaci e assessori: lasciate pure che i bulli dei monopattini si schiantino contro tram e autobus, ma fate in modo che risparmino i nostri stinchi e i nostri piedi che sono arti indispensabili per andare a lavorare e rientrare a casa. L'incubo di essere travolti da certi fessi non è sopportabile. di Vittorio Feltri

tag
monopattini
vittorio feltri

Cosa sarà Vittorio Feltri, guerra e terrore: "Temo che questa volta ci siamo"

25 anni Vittorio Feltri, "la morte di Patacconi": l'aneddoto sulla fondazione di Libero

L'evento Libero compie 25 anni, Mario Sechi intervista Vittorio Feltri

Ti potrebbero interessare

Vittorio Feltri, guerra e terrore: "Temo che questa volta ci siamo"

Vittorio Feltri, "la morte di Patacconi": l'aneddoto sulla fondazione di Libero

Alessandro Gonzato

Libero compie 25 anni, Mario Sechi intervista Vittorio Feltri

Giorgia Meloni ai 25 anni di Libero: "Un giornale che è un atto di coraggio"

Città di Castello, trovato un maxi tartufo grazie al fiuto di una cucciola di lagotto romagnolo

Un Maxi-tartufo, “scorzone”, nero estivo, di oltre un chilo e quattrocento grammi è’ stato scov...

Aci, il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Sticchi Damiani: confermata la decadenza dalla presidenza

"Con ordinanza pubblicata oggi, la Quarta Sezione del Consiglio di Stato ha respinto il ricorso cautelare presentat...

Domenico D’Amato scomparso, il legale: “Elementi chiave, non archiviare il caso”

L’8 marzo 2017, in una piccola frazione della provincia bolognese chiamata Molinelle, Domenico D’Amato svani...

Il giallo di Capri: il caso irrisolto di Luca Canfora, costumista di Sorrentino

Quasi due anni di indagini e ancora molti interrogativi irrisolti. Il giallo di Capri rimane un possibile delitto senza ...