Palermo, 19 ago. (AdnKronos) - Il coordinamento dei Distretti turistici siciliani insorge davanti alle parole dell'assessore al Turismo Anthony Barbagallo che ieri, in un'intervista rilasciata al quotidiano 'La Sicilia', ha parlato di fallimento dei distretti "per come furono concepiti" ("26 distretti, ovvero ogni deputato e ogni amico degli amici se n’era fatto uno", afferma) e ha respinto le accuse di averli abbandonati sottolineando di aver "solo tagliato le galline dalle uova d’oro. Ogni distretto gestiva 1,5 milioni l’anno, slegato dal resto del sistema". "Nel bene o nel male, purché se ne parli da anni è diventato il motto con cui si giustifica la comunicazione più volgare, aggressiva, sguaiata, e sembrerebbe essere anche lo sport che ha deciso di praticare l'assessore Barbagallo - si legge in una nota del coordinamento - Ora, non riusciamo a comprendere se effettivamente l'assessore ci crede in quello che dice oppure tutto questo è frutto di una insolazione ferragostana. Dalle sue affermazioni sembrerebbe che lo stesso sia assessore di un'altra Regione e che, pertanto, sconosca profondamente come funziona il sistema turistico siciliano. In quest'ultimo caso i soldi che tutti i siciliani abbiamo pagato fino ad oggi per mantenere lui ed i suoi amici - che non ha perso tempo a nominare all'atto del suo incarico - certamente sono spesi malissimo e quindi dovrebbe avere la dignità di dimettersi".