Un'intervista per chi non si scandalizza facilmente, quella concessa da Paolo Ruffini ad Alberto Dandolo per Dagospia. Al centro dell'attenzione, of course, il sesso, ma si parte da quella battuta che fece scalpore agli ultimi David di Donatello, quel "lei è ancora una gran bella topa" rivolto a Sophia Loren del quale si parlò per giorni. Ruffini rivendica e difende la battuta: "E' stata opera mia. Mi è venuta naturale". Poi, ovvio, dal "bella topa" si parla alla "topa" e basta, e l'attore spiega: "Per me la topa ha il sapore di liquirizia. Anzi mi ricorda l'odore e il sapore del mio caciucco alla livornese". Glabro - Dalla "topa" alla "fava" il passo è breve. Ruffini, insomma, prende a parlare di sé e si bulla dei suoi attributi: "Ho una bella fava lì sotto. Non è lunghissima. Direi un 19 centimetri. Sa che mi depilo?". E perché? "Perché è meglio piantare un albero nel deserto che in una foresta. Nel senso che quando ce l'hai glabro le dimensioni si amplificano". Ma non è tutto. Chi pensa di aver già letto il peggio si sbaglia, perché Ruffini prosegue spiegando che a letto gli piace "lo spanking", ossia farsi "schiaffeggiare" i glutei. Sia prenderli, gli schiaffi, sia - e soprattutto - darli: "Direi che in questa pratica sono più attivo". Belen, Belen - Nella galleria semi-pornografica del Ruffini c'è poi spazio per il massaggio prostatico: "Ho una gran resistenza a questo tipo di pratiche. Ma le confesso che qualche donna a tentato il colpo". Tra le posizioni, aggiunge con dovizia di particolari, preferisce la "rusty-trombone", ed evitiamo una spiegazione approfondita. Ruffini rivela poi di aver fatto l'amore, insieme alla moglie, "davanti alla polizia. Per strada". Per lui fu una "esperienza erotica meravigliosa". Infine si torna su quel vecchio gossip che lo accostava a Belen Rodriguez: "E' un'amica. Certo è una gran figa. Ma con lei ho un rapporto cameratesco. Sarà che conosco il marito, siamo amici di famiglia". Ma davvero non è mai successo nulla? "Guardi - conclude l'attore toscano - ne ho trombate di peggio".