Sabato nostalgico a Bologna. I violenti dei centri sociali prendono a calci, pugni e sassi l'auto del leghista Matteo Salvini, colpevole di aver provato a visitare un campo rom e di protestare contro i fondi statali assegnati ai nomadi mentre i terremotati emiliani restano in emergenza. "Potevano ammazzarmi", ha protestato il segretario della Lega, ma i politici e la stampa di sinistra fanno spallucce. "Provocatore", "se l'è cercata", hanno detto molti colleghi di Salvini fronte Pd, mentre l'Huffington Post diretto da Lucia Annunziata si è superato, con un titolo gruppettaro stile Lotta continua: "Salvini provoca, ma viene respinto a sassate", alludendo forse al contrappasso di chi invoca i "respingimenti". Oppure, l'alternativa ancora più inquietante, si tratta di un rigurgito più o meno involontario di chi rimpiange i bei tempi bolognesi dei carri armati di Kossiga, del 1977, dei morti in strada, dei rossi contro i neri.