Roma, 12 giu. (Adnkronos Salute) - La tecnologia tridimensionale per il trattamento chirurgico dell'endometriosi profonda, patologia ginecologica particolarmente complicata. Se ne parlerà al meeting scientifico 'Ultrasound & surgery - 3° Course ultrasound in deep endometriosis' venerdì 13 e sabato 14 giugno alle 8.30, nell'aula Brasca del Policlinico universitario Gemelli di Roma. Al Corso, che ha come tema centrale la multimedialità in chirurgia, parteciperanno circa 250 chirurghi, giovani professionisti e membri delle Associazioni delle donne affette da endometriosi: Endometriosis.org, Associazione italiana endometriosi, Associazione progetto endometriosi, Arianne onlus. I numeri parlano chiaro. "Oggi in Italia 3 milioni di donne affette da endometriosi e circa 154 milioni nel mondo - spiegano gli organizzatori del Corso - il numero di interventi annui interessa il 30% delle pazienti. Il trattamento chirurgico dell'endometriosi profonda è consigliato quando la malattia provoca una limitazione della qualità della vita, per far scomparire il dolore e ripristinare la fertilità. La tecnica laparoscopica tradizionale (2D) rappresenta attualmente, la migliore procedura per rimuovere l'endometriosi pelvica e intestinale poiché consente un approccio completo e meno invasivo". "La laparoscopia con tecnologia 3D applicata agli interventi per endometriosi profonda invece, permette una più completa eradicazione delle lesioni. La tridimensionalità dell'immagine permette una migliore percezione della profondità di campo, un feedback tattile migliore, maggior precisione, riduzione delle complicazioni, minore stress per il chirurgo e per il paziente, nonché la riduzione dei costi e un miglior recupero post operatorio". (segue)