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Cinquantasei piante di marijuana a casa: ecco chi è l'ex onorevole

di Nicoletta Orlandi Posti domenica 17 maggio 2015

2' di lettura

Cinquantasei piante di marijuana: è quanto hanno trovato gli uomini della squadra mobile di Roma che questa mattina hanno perquisito l’abitazione di Rita Bernardini. La piantagione di cannabis è stata sequestrata e la segretaria di Radicali italiani risulta ora indagata per il reato previsto dall’art. 73 d.p.r. 309/90 (divieto di coltivazione di piante di marijuana). "Mi meraviglio che nei miei confronti non si sia proceduto all’arresto, come accade ogni giorno in tutta Italia a tantissimi 'incolpevoli' che preferiscono coltivarsi la marijuana per non rifornirsi al mercato criminale che si arricchisce grazie al proibizionismo, ha dichiarato la Bernardini annunciando di postare su Facebook tutti gli atti relativi al blitz. "Che si voglia silenziare la nostra quarantennale lotta per la legalizzazione così come si è silenziata la relazione annuale della Direzione nazionale antimafia che si è espressa chiarissimamente per la depenalizzazione della cannabis?", ha aggiunto la radicale. "In ogni caso, il mio impegno è quello di continuare a disobbedire fino alla legalizzazione completa dei derivati della cannabis. Questa coltivazione -oggi sequestrata- era destinata, come le precedenti tre (oggetto di altrettante disobbedienze civili), ai malati di gravi patologie che, nonostante la legge lo consenta, non riescono ad avere accesso alla cannabis per curare e attenuare le sofferenze provocate dalla loro malattia. "Come Radicali", dice ancora Bernardini, "abbiamo voluto corrispondere all’impegno e alla lotta condotta dal leader antiproibizionista Andrea Trisciuoglio, segretario dell’Associazione LapianTiamo di Racale. Andrea, affetto da sclerosi multipla è fra i 60 italiani fortunati che hanno la disponibilità del farmaco Bedrocan tramite la ASL, ma non vuole essere un privilegiato e perciò lotta per tutti gli altri". "Aggiungo che questa mattina nel corso dell’operazione di polizia presso la mia abitazione ho reso dichiarazioni spontanee per specificare le finalità della mia coltivazione e per chiamare in correità il leader radicale Marco Pannella e l’ex presidente di Radicali italiani Laura Arconti, attuale membro della direzione del movimento", ha concluso.

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