"Sono rammaricato che un messaggio nato per essere di incoraggiamento alla fine sia stato interpretato come un segnale di mancanza di fiducia nei giovani". Il presidente della Fiat John Elkann torna così sui suoi passi e ritratta le dichiarazioni di qualche giorno fa. Il rampollo Agnelli, in un incontro con gli studenti delle scuole superiori della Valtellina aveva infatti dichiarato che i giovani italiani "non hanno la giusta determinazione a trovare un lavoro. Forse non hanno una reale voglia di cogliere questa opportunità, perché non ne hanno bisogno, perché stanno bene a casa o non hanno la giusta ambizione a fare delle cose". Una frase scivolosa, quella del rampollo della famiglia Agnelli. Una frase che infatti gli è costata una pioggia di critiche: ma come, proprio tu, con quel cognome? Il rampollo - Diciamolo, Elkann non è proprio un uomo che si è 'fatto da sé'. Essere il rampollo della famiglia Agnelli aiuterebbe chiunque. Così il buon Elkann, dopo il fuoco incrociato, è stato obbligato a ritrattare. Lo ha fatto in una lunga nota pubblicata sul sito della Fondazione Agnelli, in cui afferma: "Non credo e non ho mai detto che il problema della disoccupazione, quella dei giovani in particolare, non esista né che tutto dipenda dalla mancanza di determinazione di chi cerca lavoro. Ho invece posto l’accento su cosa è possibile, anzi si deve fare, proprio ora che la debolezza dell’attuale quadro economico, soprattutto in Italia, rende tutto più difficile." Retromarcia - Confrontando le due frasi (la prima incriminata e questa), il tono cambia notevolmente. "Chi sa essere ambizioso, investe su se stesso e sulla propria istruzione ha l’atteggiamento giusto - conclude Elkann -. Il senso della mia risposta nel dialogo con gli studenti è tutto qui: non bisogna mai rinunciare, ma avere la forza di credere in se stessi ed essere molto determinati. E chi dice che è tutto inutile e che non vale la pena provarci, sbaglia".