Giuliano Ferrara
Il dibattito fumoso impazza: erba o non erba? E se anche un pezzettino di Lega Nord si schiera a favore della "cannetta" di Stato, la sensazione è che la rivoluzione sia iniziata. A dare il là, oltre a Uruguay e Colorado, è stato il Carroccio, sul quale sono balzati l'attento Nichi Vendola e pezzi di Partito democratico. Tutti a puntare il dito contro il proibizionismo e, con diverse sfumature, tutti pronti a sostenere il buonsenso della legalizzazione della marijuna, da declinare, nello specifico e italico caso, nella depenalizzazione della coltivazione per uso personale. Canna-Ferrara - Il nostro Filippo Facci, pur operando precisi distinguo, si è schierato a favore della sostanziale legalizzazione dell'erba. Una posizione occupata, pur con altri, altrettanti e precisi distinguo, anche da Il Foglio di Giuliano Ferrara. In un articolo di fondo - "Cannabis, la nostra svolta pastorale" - si spiega: "Ma la verità è che una logica c'è. La liberalizzazione della marijuana è pur sempre una frontiera che crolla, e si porta dietro la stessa destabilizzazione che hanno, ai nostri occhi, le secolari novità sulla famiglia e la sessualità". La nota - Il quotidiano dell'Elefantino continua nella dissertazione: "Eppure, nell'epoca in cui Papa Francesco guida la chiesa, e la misericordia e la tenerezza possono lavare l'onta dei peccati più gravi, anche noi ci sentiamo tentati dalla pastoralità". La quale pastoralità è da tradursi con la parola marijuana. Tentati sì, "magari - prosegue il commento - dopo i sessant'anni, quando i rischi sulla salute sono meno apprezzabili e le cellule neuronali non potrebbero che trarre beneficio da qualche minuto di serenità". Infine una (doverosa) nota: "Ps. Questo editoriale non è stato scritto sotto l'effetto di sostanze stupefacenti".