CATEGORIE

Silvio Berlusconi e il caso dell'assegno a Veronica Lario: "500 milioni? Troppi, mi restano 10 anni di vita"

di Giulio Bucchi domenica 26 aprile 2015

1' di lettura

"Mi restano 10, 15 anni di vita". Che lo dica un quasi 79enne è cosa logica, biologica. Ma la frase, uscita dalla bocca di Silvio Berlusconi, fa un certo effetto. Anche perché l'amara profezia dell'ex premier è arrivata davanti ai giudici del Tribunale di Monza che dovranno decidere sull'entità dell'assegno di mantenimento che il Cav dovrà versare alla sua ex moglie Veronica Lario. L'incontro di martedì è stato interlocutorio e la sentenza definitiva è slittata ancora.  Il calcolo dell'aspettativa di vita - E' tutta una questione di soldi: la Lario chiede 500 milioni di euro, i legali di Berlusconi si oppongono e sperano di ridurre tutto a 250 milioni di euro. La differenza, sostanziale, è legata ai parametri presi in esame. La Lario ha 58 anni e chiede che l'assegno sia calcolato in base alla sua aspettativa di vita, che per le donne si aggira intorno ai 90 anni: 1,4 milioni al mese (la cifra attuale) moltiplicata per i "restanti" 30 anni, 500 milioni appunto. Ai giudici, però, Berlusconi e i suoi legali hanno fatto presente che lui altri 30 anni verosimilmente non li vivrà, e per questo il lauto assegno a Veronica dovrà essere limitato. "Sono troppo vecchio", un'ammissione impensabile per l'orgoglioso Cavaliere, ma di fronte a un salasso a volte conviene abbassare il capo.

tag
silvio berlusconi
veronica lario
berlusconi aspettativa di vita
berlusconi lario
berlusconi lario divorzio
berlusconi lario assegno di mantenimento

Senti chi parla Nicola Piepoli, le clamorose parole del sondaggista: "Se voto Meloni? Non ricordo, ma..."

L’ultima vergogna Quei calci postumi sulla storia di Emilio Fede

A Milano 2 Guido Bagatta e il dramma infinito di Emilio Fede: "Quando stavano per sfrattarlo..."

Ti potrebbero interessare

Nicola Piepoli, le clamorose parole del sondaggista: "Se voto Meloni? Non ricordo, ma..."

Quei calci postumi sulla storia di Emilio Fede

Giovanni Sallusti

Guido Bagatta e il dramma infinito di Emilio Fede: "Quando stavano per sfrattarlo..."

Emilio Fede, l'innovatore dei tg che divenne araldo del Cavaliere

Daniele Priori