Dopo le indagini, la sbarra. Gabriele Paolini rischia il processo. Si è chiusa infatti l’inchiesta in cui è coinvolto il disturbatore televisivo, arrestato l'11 novembre scorso con l'accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico. Si tratta dell’atto che di norma precede la richiesta di rinvio a giudizio. Il pm Claudia Terracina ha aggiunto alle contestazioni anche il reato di tentativo di violenza sessuale. Ad avvalorare l'accusa sarebbe un video in possesso degli inquirenti. Le vittime degli abusi sarebbero quattro ragazzini. Le vittime - I giovani, tre italiani e un romeno, sono stati filmati in un garage dove avvenivano gli incontri. Secondo l’accusa erano stati adescati via internet da Paolini, che attualmente si trova ai domiciliari. Nell'ordinanza di arresto il gip scrive che Gabriele Paolini ha messo in atto nei confronti dei ragazzini un "insistente tentativo di persuasione, pur a fronte delle palesi resistenze oppostegli, con modalità espressive di reiterata e collaudata tecnica di induzione".