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Le prostitute brasiliane entrano in crisi: "L'uscita delle big europee ci ha rovinato"

di simone cerroni domenica 29 giugno 2014

2' di lettura

Prima la Spagna, poi l'Inghilterra e per ultime Italia e Portogallo. Le big nazionali escono dal Mondiale e le prostitute brasiliane entrano in crisi e non lavorano più. Le squadre europee di ritorno dal Brasile portano via con se anche i tifosi e possibili clienti delle signorine a pagamento brasiliane. sì,  perchè noi europei siamo i più spendaccioni in materia. Il sesso è ufficialmente in crisi nel paese verdeoro. I prezzi e la crisi - Basta guardare il quadro degli ottavi di finale dei Mondiali per rendersi conto del calo di entrate. La versione online di Leggo riporta una serie di testimonianze di escort e prostitute che manifestano la loro delusione. "Se pensavo di guadagnare 1000, ora so che al massimo guadagnerò 100", dice Rita, 26 anni, che contatta i potenziali clienti in un noto locale di Copacabana. "Questi Mondiali ci hanno rovinato", dice invece Laura, che fornisce spiegazioni più dettagliate. I tifosi delle Nazionali sudamericane "non pagano niente, non hanno un soldo, si lamentano sempre e vogliono tutto gratis". Un andamento quindi che rispecchia in parte la situazione economica dei paesi, ma anche il dna da stalloni degli europei. "Qui tutti hanno alzato i prezzi: gli hotel, le pensioni, i locali dove andiamo a mangiare", aggiunge Laura. Qualche ragazza - riporta sempre Leggo - dà anche i numeri: "Se un cliente americano o europeo è disposto a pagare 400 reais (circa 130 euro) per un "programma", vale a dire un incontro di circa due 2 ore, i sudamericani non vanno oltre i 150 (circa 50 euro), se va bene". "La differenza è enorme. I sudamericani, per quanto mi riguarda, se ne possono anche andare" dice una ragazza identificata come Morena. Germania e Stati Uniti in testa - Se gli europei ritornano in patri, a rimanere nel paese sudamericano sono invece altre sue nazionalità spendaccione, di cui una rinomanata per il sesso fuori porta. "C'è qualche tedesco e qualche americano, ma sono pochi", dice Morena. Gli statunitensi, a quanto pare, sono i clienti più apprezzati: "Hanno i portafogli pieni di soldi e non badano a spendere". Gli uruguayani, nota Rita, al contrario non sono facoltosi ma, almeno, "sono affettuosi". Quando si tratta di aprire i portafogli però, arrivano i problemi: "Credo proprio che non abbiano soldi". Amanda, al contrario di altre ragazze, non sembra preoccupata per le conseguenze delle partite sulla sua routine. "I più carini sono gli angolani", dice. "Gli africani che vivono qui a Rio -aggiunge- lavorano in grandi imprese. Loro sì che hanno i soldi".  

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