Milano, 12 dic. - (Adnkronos) - "Nel 1993, d'intesa con Leoluca Bagarella incaricai Vittorio Mangano di andare da Berlusconi e Dell'Utri" per chiedere aiuto in relazione al problema del carcere duro e con l'intenzione di fare leggi nell'interesse di Cosa nostra. Altrimenti "avremmo proseguito con la linea stragista". E' quanto racconta oggi a Milano, al processo Stato-mafia il pentito Giovanni Brusca. Insieme alla richiesta Brusca afferma di aver detto a Mangano di comunciare a Dell'Utri "un messaggio politico". E cioè: "dissi a Mangano di riferirgli che dei fatti del '93 la sinistra sapeva e che poteva usare questa cosa visto che ora incolpavano lui delle stragi". Mangano riusci' a contattare dell'Utri, racconta ancora Brusca, in pochi giorni, in un'agenzia di pulizie di una persona "che lavorava per la Fininvest". La risposta di Dell'Utri che arrivo' a Cosa nostra fu :"vediamo cosa si puo' fare".