Milano, 12 dic. (Adnkronos Salute) - Uso di droghe in aumento in Lombardia, con 25 morti per 'overdose' nel 2012. Mentre a Milano, dopo un calo negli anni scorsi, si registra una ripresa della cocaina. "Rispetto ai dati nazionali del trend triennale sui consumi di stupefacenti, la regione presenta un aumento in controtendenza", ha sottolineato il Dipartimento politiche antidroga (Dpa) della presidenza del Consiglio di ministri, in occasione di un incontro oggi all'Irccs Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, dove si è svolta la sesta tappa delle 10 del 'tour' di presentazione del Piano di azione nazionale di lotta alle nuove sostanze psicoattive. Il Piano, realizzato dal Dipartimento politiche antidroga (Dpa) della Presidenza del Consiglio di ministri in collaborazione con il ministero della Salute, è stato illustrato per la prima volta a Roma in settembre. "Dai dati ufficiali contenuti nella Relazione al Parlamento relativi all'anno 2012-primo semestre 2013, e dalle analisi tossicologiche delle acque reflue a Milano comparate con altre città italiane - spiega il Dpa - emergono concentrazioni di alcune sostanze leggermente più elevate rispetto a tutte le altre 17 città analizzate". In particolare, "per i consumi di cocaina negli ultimi due anni, rilevati mediante lo studio Acqua Drugs solo nella città di Milano, si è osservato (dopo la precedente diminuzione degli anni scorsi) un incremento nel 2012 rispetto al 2011, in linea rispetto all'andamento dei consumi di cocaina registrato in tutti i 17 centri esaminati (5,4 dosi al giorno per 1.000 abitanti nel 2011, contro 6,5 dosi/giorno/1.000 abitanti nel 2012)". "Per i consumi di cannabis - continua il Dpa - nella città di Milano si osserva una diminuzione nel 2012 rispetto al 2011, (31 dosi/die/1.000 abitanti nel 2011, contro 26,6 dosi/die/1.000 residenti nel 2012)". Infine, "per i consumi di eroina a Milano si evidenzia una stabilità rispetto al 2011, con 0,6 dosi/die/1.000 abitanti nel 2011 e nel 2012". Quanto alle morti per intossicazione acuta, 25 in Lombardia nel 2012, in regione il tasso di mortalità medio è comunque inferiore alla media nazionale: 0,4 ogni 100.000 resistenti, contro 1 su 100.000.