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Prato: Acli, ieri Dio e' morto ancor prima di nascere

domenica 8 dicembre 2013
Prato: Acli, ieri Dio e' morto ancor prima di nascere

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Roma, 2 dic. (Adnkronos) - "Ieri cominciava l'Avvento, l'attesa del Natale. Ma a Prato Dio è morto ancor prima di nascere. È morto sulla croce del lavoro ridotto a solo costo". È il commento di Stefano Tassinari, vice presidente nazionale delle Acli e responsabile Lavoro, al rogo nella fabbrica-dormitorio di Prato in cui sono arsi vivi sette lavoratori schiavi immigrati. "Non basterà la Giustizia a fare giustizia - prosegue Tassinari -. Ci dicano su quali scaffali del commercio di Natale troveremo le merci insanguinate che uscivano da quei capannoni. Ci dicano le istituzioni, dopo l'ennesima tragedia del lavoro clandestino che si cambia radicalmente registro. Che la lotta al lavoro nero va al primo posto, che si cancella la Bossi-Fini a favore di una legge giusta, moderna e intelligente, che non costringa le vittime a nascondersi e che si deve cominciare a rispondere di dove e da chi si compra la merce". Secondo Antonio Russo, responsabile Immigrazione, "ci sono grandi sacche di lavoro sommerso. Riformare la legge Bossi Fini significa che tutti i lavoratori stranieri devono avere un lavoro legale. La battaglia di civiltà che le Acli hanno fatto per un permesso di soggiorno per la ricerca di lavoro deve essere un primo passo laddove l'attuale normativa costringe ad essere lavoratori invisibili. Far emergere é la priorità perché ciò accade quando si é costretti ad essere invisibili".