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Capodanno: botti a Napoli, da 'Spread' dello scorso anno a 'Don Rafe'' e 'Pipita'

domenica 8 dicembre 2013

2' di lettura

Napoli, 8 dic. - (Adnkronos) - Nomi accattivanti, ma pericolosità altissima. Anche quest'anno le forze dell'ordine sono impegnate nella lotta ai botti illegali in vista di Capodanno a Napoli e dintorni. E se gli anni scorsi si è dovuto lottare contro i botti 'Spread' e 'Cavani o le 'bombe dei Maya', dalla presunta profezia della fine del mondo, quest'anno tocca alla bomba 'Don Rafè' e alla 'Pipita': nomi ispirati da Rafael Benitez e Gonzalo Higuain, detto appunto 'el pipita', rispettivamente allenatore spagnolo e accattante argentino del Napoli. Nome nuovo per una bomba vecchia, che altro non è che il famoso 'Pallone di Maradona', concentrato di esplosivo in grado di far saltare in aria una casa o di fare un buco nel terreno. Il costo delle bombe 'Don Rafè' e 'Pipita' può arrivare attualmente anche a 500 euro, e potrebbe aumentare ulteriormente con l'approssimarsi del Capodanno. La guerra ai botti illegali è intanto già iniziata. E' di martedì scorso, 3 dicembre, la notizia del primo sequestro avvenuto a Melito, in provincia di Napoli, dove un uomo di 56 anni è stato arrestato dai Carabinieri del comando provinciale di Napoli per possesso di circa 800 chili di botti illegali e polveri esplosive. Il tutto si trovava in un garage all'interno di uno stabile i cui condomini erano del tutto ignari del grave rischio. Una quantità enorme di botti, cipolle, mezze cipolle, rendini e miscele di polveri esplosive: per provvedere allo spostamento è stato necessario l'intervento degli Artificieri del comando provinciale dei Carabinieri. (segue)

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