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Capoeira: gioco, danza o sport?

E’ arte, musica, cultura, festa, folclore, divertimento, difesa personale, e molto altro ancora

di giovanni morelli giovedì 31 gennaio 2013

3' di lettura

La capoeira è un’attività insolita e incredibilmente stimolante; si dice che sia nata in Africa, cresciuta in Brasile, e che appartenga oggi al mondo intero. Ma che cos’è? Danza? Arte marziale? Gioco? Sport?
 La capoeira è tutto questo è molto di più. E’ arte, musica , cultura, festa, folclore, divertimento, difesa personale, e molto altro ancora. L’arte della capoeira nasce verso la fine del 1500 quando gli schiavi africani, deportati in Brasile dai colonizzatori portoghesi, la utilizzavano per difendersi dai soprusi. Si esercitavano nell’autodifesa e nella lotta nella speranza di conquistare la libertà e dissimulavano i loro allenamenti sotto forma di danza per non incorrere in dure punizioni (era infatti vietato agli schiavi esercitarsi in qualsiasi forma di combattimento). Esistono diversi stili di capoeira, tutti accomunati da alcune caratteristiche fondamentali. La musica è parte integrante di questa disciplina e il berimbau è lo strumento principe. Si tratta di uno strumento artigianale costruito da un arco, una corda metallica e una zucca secca vuota (la cabaça)che funge da cassa di risonanza. I partecipanti si dispongono in cerchio (la roda) e battono le mani al ritmo del berimbau. Due a due, i capoeristi prendono posto ai piedi del berimbau e iniziano il loro “gioco”. L’uscita di uno dei due e l’ingresso di un nuovo avversario potrà essere determinato da un cenno del suonatore o dalla richiesta di un terzo giocatore. I diversi ritmi utilizzati sono detti toques, e a ciascun “tocco” corrisponde una diversa forma di gioco. I capoeristi sono in genere vestiti di bianco, come bianchi erano gli abiti dei giorni di festa durante i quali ci si riuniva per “giocare” insieme. Molte scuole di capoeira utilizzano un sistema di corde che, annodate intorno alla vita, corrispondono a ciò che la cintura rappresenta nelle altre arti marziali. La capoeira è uno sport perfetto per i bambini già a partire dai cinque-sei anni. Si tratta infatti di un’attività estremamente completa che, ai benefici delle arti marziali, associa la componente ritmica e musicale. I bambini imparano non solo a muoversi, acquisendo una grande agilità, ma a costruire e a suonare gli strumenti tradizionali. Ma la capoeira ha anche una forte valenza sociale. I piccoli capoeristi entrano infatti a far parte di una sorta di grande famiglia nella quale ciascuno avrà un soprannome, scelto dal maestro in base alle caratteristiche del bambino. Un altro aspetto non trascurabile quando si tratta di attività da proporre ai bambini  è la componente ludica: la capoeira è divertente. E’ un gioco che permette di esprimere le proprie potenzialità e di acquisire, attraverso la padronanza del proprio corpo, una maggiore sicurezza in sé.  Anche il canto ha un ruolo fondamentale sotto questo aspetto. Viene infatti utilizzato in altri ambiti come vera e propria terapia per migliorare la consapevolezza di sé e per rinforzare l’autostima. La capoeira aiuta a sviluppare l’equilibrio, l’orecchio musicale, la concentrazione, la disciplina, il rispetto reciproco e lo spirito di collaborazione. Permette inoltre di avvicinare i bambini ad una lingua straniera (tutti i canti tradizionali sono in portoghese), “assorbendola” senza nemmeno accorgersene. In Italia sono ormai circa un centinaio le scuole di capoeira sparse su tutto il territorio. (Claudia Porta è mamma blogger di lacasanellaprateria.com)

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