Michael Winterbottom e Colin Firth
Faccia d'angelo, l'hanno chiamata. Coi suoi capelli biondi, il viso acqua e sapone. Ma con un sorriso che a volte tradiva un'ombra di malizia e indubbiamente sexy. Amanda Knox è stata, almeno per il pubblico, un rebus. Killer di Meredith Kercher o innocente rimasta incastrata dagli eventi? Dopo l'assoluzione (sua e di Raffaele Sollecito) in appello, la Cassazione ha annullato tutto, chiedendo un nuovo processo per l'omicidio della ragazza inglese avvenuto a Perugia il 1 novembre 2007. Di qua e di là dell'Oceano (dove Amanda si trova ora), la vicenda ha suscitato enorme interesse mediatico e ispirato alcuni libri. Uno dei quali ispirerà a breve un film diretto dal tre volte candidato alla Palma d'oro Michael Winterbottom. Mentre il caso verrà riaperto in corte d'appello il 30 settembre, a Siena e dintorni inizieranno le prime riprese di "The face of an angel", basato sul libro di Barbie Latza Nadeau, giornalista americana autrice di "Angel Face: The True Story of Student Killer Amanda Knox". Attese star internazionali nel cast, alla sceneggiatura parteciperà anche Colin Firth, attore e amico del regista. La linea del libro è quella di suggerire la colpevolezza della Knox. Sarà lo stesso obiettivo del film?