Reggio Calabria, 2 ott. (Adnkronos) - La procura generale di Reggio Calabria ha chiesto la riforma sostanziale per la stragrande maggioranza degli imputati al processo Crimine che si sta tenendo in appello. Al processo sono applicati i sostituti procuratori della Dda di Reggio Calabria Antonio De Bernardo e Giovanni Musaro', i quali nella requisitoria durata per diverse udienze hanno ricostruito le dinamiche della 'ndrangheta in Calabria e nelle locali costituite nel nord Italia e all'estero. Per Domenico Oppedisano, considerato il "capo crimine" ovvero personaggio detentore e garante delle regole, l'accusa ha chiesto la condanna a sedici anni di reclusione in luogo dei dieci comminati dal gup in primo grado al termine del rito abbreviato. Gli imputati sui quali i giudici sono chiamati a decidere sono 119. Nella prima parte della requisitoria, prima della pausa estiva, il sostituto procuratore Musaro' aveva parlato di un complotto ordito per falciare sin dall'inizio l'indagine Crimine, ritenuta dalla Dda reggina importante per avere fornito una minuziosa ricostruzione della 'ndrangheta, facendo in modo che la talpa Giovanni Zumbo (legato tanto ai servizi segreti quanto alle cosche) si recasse a casa del boss Giuseppe Pelle a fare rivelazioni sensazionali sulle indagini in corso a Reggio Calabria e a Milano. Le richieste sono state formulate dall'avvocato generale Franco Scuderi.



