Enrico Mentana
Una vera e propria tragedia. Uno psicodramma, per Enrico Mentana, stakanovista del telegiornalismo (si ricorda un'unica e recente rinuncia, la sera in cui Urbano Cairo acquistò ufficialmente La7. Quindi un'assenza sospetta). Mitraglietta ha rinunciato a una seconda conduzione, quella di mercoledì 13 marzo, il giorno in cui è stato eletto il Pontefice, Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco. Mentana era atteso a Roma per prendere parte alle registrazioni del 53° premio regia televisiva, gli Oscar della tv italiana, che avrebbe dovuto essere trasmesso in serata. Mitraglietta, con buona probabilità, confidava ed era sicuro della fumata nera (difficile anche soltanto immaginare che Mentana, presenzialista del piccolo schermo se ce n'è uno, avesse messo in conto di bucare la fumata bianca). Oltre il danno, la beffa - Ma così è stato: tragedia umana e professionale, il Mitraglietta dell'ex rete Telecom la fumata bianca l'ha bucata eccome. Dopo l'elezione del Pontefice, a condurre l'edizione straordinaria del TgLa7 c'era una collega. Mentana, un po' in affanno, si collegava dall'Hotel Londra di Sanremo, dove si tenevano gli Oscar della tivvì. Per cercare di riprendersi la scena, l'incontenibile Mentana ha poi condotto il TgLa7 delle 20 direttamente da Sanremo, fuori dallo studio (come quando condusse dai luoghi terremotati dell'Emilia Romagna, ma i persupposti, in quell'occasione, erano ben diversi). Su twitter, intanto, correva lo sfottò al Mentana (palesemente) disperato per non essere stato in studio al momento della fumata bianca. E al danno, infine, si è aggiunta la beffa. Dopo l'elezione di Francesco, il palinsesto di Rai1 è stato stravolto, la trasmissione degli Oscar della Tv è stata rimandata. Mitraglietta è tornato a Roma con le pive nel sacco.