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Grispino, il marito della Kyenge confessa: "Ho votato Lega"

Grispino, marito di Cécile, svela le sue passioni politiche: "Nel Carroccio c'è gente per bene". E pochi giorni fa aveva dato del "somaro" a sua moglie
di Ignazio Stagno domenica 11 agosto 2013

Cécile Kyenge

2' di lettura

A casa Kyenge tira aria di tempesta. Nelle ultime settimane il marito del ministro dell'intergrazione, Domenico Grispino mina gli "equilibri politici" del focolare domestico. Dopo gli insulti ricevuti dalla Kyenge da Roberto Calderoli (che l'aveva definita "un orango") e dopo le bordate di altri esponenti leghisti come la Valandro che incitava allo "stupro" del ministro, Grispino confessa: "Sì, ho votato Lega".  "Voto Carroccio" -  Evidentemente Grispino non poteva più trattenre la sua passione leghista. "Nella Lega ci sono anche persone equilibrate come Luca Zaia o Flavio Tosi e alle ultime regionali ne ho perfino votato uno: Gian Francesco Menani (l`attuale vice-sindaco di Sassuolo)”, afferma in un'intervista a Gente. Insomma il marito del ministro più bersagliato dalla Lega,  alle ultime regionali ha tracciato una belle "x" sul simbolo del Carroccio. Piuttosto paradossale. "4 somari al governo" - Grispino, inoltre, è stato protagonista di un altro caso che di sicuro non gli avrà fatto passare un bel quarto d'ora tra le mura amiche di casa. Su Facebook qualche giorno fa aveva scritto, a proposito della raccolta firme per bloccare le riforme della Costituzione (promossa da Marco Travaglio e Il Fatto Quotidiano): "Perché la Costituzione è di tutti e non di 4 somari, prestati alla politica, che se qualche cambiamento introducono lo fanno solo per il bene del partito e non per il bene comune". I "4 somari" erano ovviamente i ministri del governo, tra i quali anche sua moglie, Cecile Kyenge. Se a questo si aggiunge che Grispino è un elettore leghista, si capisce che la Kyenge il primo a contestarla ce l'ha in casa. "Doveva andare dai leghisti" - Grispino inoltre non condivide alcune scelte della moglie, come quella di rifiutare l'invito di Maroni a partecipare alla festa della Lega di Milano Marittima. "Alla festa doveva andare. Anche senza scorta, e non le sarebbe successo niente. Anzi, le avevo anche consigliato di andare a sorpresa all`ultimo momento, ma sa com`è, tra scorta e meccanismi di sicurezza…”. Insomma il "Grispino leghista" stasera farà i conti con la moglie. Ma a questo punto sorge un dubbio: avrà mica aderito anche al referndum lanciato da Salvini per abolire il Ministero dell'Integrazione? (I.S.)  

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