Le tribù indigene negli scatti di Sebastiao Salgado, molti i popoli a rischio

Survival International ricorda le situazioni più critiche
domenica 7 aprile 2013
Le tribù indigene negli scatti di Sebastiao Salgado, molti i popoli a rischio
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Roma, 3 apr. - (Adnkronos) - Le tribù della Valle dell'Omo in Etiopia e della Papua Occidentale, i Boscimani della Central Kalahari Game Reserve in Botswana, gli Zoé brasiliani e i Nenet della Siberia. Sono alcune delle tribù indigene fotografate da Sebastiao Salgado, protagoniste della mostra "Genesis" che inaugurerà l'11 aprile a Londra e il 15 maggio in Italia, al Museo dell'Ara Pacis di Roma. Tutte quelle citate sono popolazioni a rischio, che subiscono il furto di terre e risorse, minacciate da epidemie devastanti: lo ricorda l'associazione di Survival International che proprio in vista della mostra accende i riflettori sul lato oscuro di questa realtà. Dal 1969 Survival International aiuta i popoli indigeni di tutto il mondo a proteggere le loro vite, le loro terre e i loro fondamentali diritti umani. Le tribù della Valle dell'Omo, ricorda l'associazione, sono sfrattate e reinsediate a forza dal governo che sta affittando larghi appezzamenti della loro terra natale a società nazionali e straniere, mentre i Boscimani del Botswana hanno appena intentato un altro caso giudiziario per vedere rispettato il diritto di vivere sulla loro terra, diritto già riconosciuto dall'Alta Corte del paese nel 2006 mentre il governo del Botswana continua di fatto a impedire loro la caccia di sussistenza costringendoli a richiedere dei permessi. La mostra di Salgado dedica una sezione anche agli Zoé, una piccola tribù isolata che vive nella foresta pluviale dell'Amazzonia brasiliana. Anche se il loro territorio è relativamente libero da invasioni, la tribù è estremamente vulnerabile alle malattie portate dagli esterni che periodicamente sconfinano nella loro terra. I pastori di renne Nenet vivono nell'artico siberiano, un territorio di permagelo remoto battuto dal vento e solcato da fiumi serpeggianti e arbusti nani. Oggi, il loro stile di vita è gravemente minacciato dall'estrazione di petrolio e gas, e dai cambiamenti climatici. Il lavoro di Salgado ritrae infine le tribù del Papua Occidentale, che subiscono la brutale repressione del governo indonesiano. Si calcola che dagli anni '60 siano già stati assassinati dalle autorità indonesiane almeno 100.000 Papuasi. "Le fotografie di Salgado ritraggono i popoli tribali contemporanei celebrando l'immensa diversità del genere umano", commenta Stephen Corry, direttore di Survival International. "Purtroppo, molte delle tribù a cui la mostra è dedicata stanno soffrendo gravi persecuzioni - aggiunge - al punto che la loro stessa esistenza è minacciata. Speriamo che questa mostra stimoli il pubblico a fare il passo successivo, ovvero a partecipare alle campagne in difesa dei loro diritti".