CATEGORIE

Biodegradabile è sinonimo di compostabile? L'Ue fa chiarezza sui termini

Il Libro Verde "Una strategia per i rifiuti di plastica nell'ambiente" solleva anche qualche perplessità sul corretto utilizzo della dicitura
domenica 7 aprile 2013

3' di lettura

Roma, 5 apr. - (Adnkronos) - Biodegradabile è sinonimo di compostabile? Come, in quanto tempo e a quai condizioni si degrada un 'bioshopper'? E il petrolio, c'entra o no? Sui bioshopper c'è ancora confusione e il termine "biodegradabile" può essere frainteso dai consumatori. Su questo tema il Libro Verde Ue "Una strategia per i rifiuti di plastica nell'ambiente" cerca di fare chiarezza, sollevando anche qualche perplessità sul corretto utilizzo della dicitura, almeno in alcuni casi. Pratici, leggeri, economici, ma purtroppo 'usa e getta', i sacchetti di plastica esercitano una notevole pressione ambientale: nel 2010, ben 95,5 miliardi di sacchetti di plastica (pari a 1,42 milioni di tonnellate) sono stati immessi nel mercato europeo, in prevalenza (92%) monouso, andando ad aggravare il peso dei rifiuti di plastica nell'ambiente marino. Solo lungo la costa toscana, i sacchetti di plastica sono stati pari al 73% dei rifiuti raccolti dai pescherecci. In seguito alla consultazione pubblica sui sacchetti di plastica del 2011, la Commissione europea sta valutando diverse opzioni come la plastica biodegradabile che, pur costituendo ancora un segmento di mercato ridotto, viene prodotta su scala industriale con una crescita, in Europa, che va dalle 0,23 Mt/annui del 2007 alle 0,93 Mt/annui nel 2011. Il termine "biodegradabile", però, può essere frainteso dai consumatori. Spesso, ad esempio, i consumatori pensano che, se "biodegradabili", i sacchetti siano adatti al compostaggio domestico, ma la grande maggioranza delle plastiche biodegradabili può decomporsi solo in certe condizioni di temperatura e umidità e in strutture di compostaggio industriali e non si presta né per il compostaggio domestico, né si decompone in tempi ragionevoli se gettata nella spazzatura. Ci sono poi i casi di 'biodegradabilità dichiarata'. Ad esempio, la frammentazione della plastica accelerata da un agente ossidante (di norma un sale metallico) in presenza di ossigeno, calore e raggi Uv, produce frammenti microscopici di plastica che hanno proprietà simili alla plastica sfusa. I residui di questa oxodegradazione possono avere impatti incerti. La plastica oxodegradabile potrebbe rischiare di contribuire alla pressione già esercitata dalle microplastiche che raggiungono l'ambiente marino e potrebbe, pertanto, aumentare notevolmente il rischio di ingestione da parte degli animali. La presenza di agenti ossidanti nei flussi di rifiuti di plastica può anche rendere più difficile il riciclaggio della plastica. Sarebbe opportuno valutare - specifica il Libro Verde - se l'uso del termine "biodegradabile" sia lecito in questo caso. In più, la decomposizione nell'ambiente marino dipende da numerosi fattori: tipo di prodotto, presenza dei microorganismi giusti, temperatura dell'acqua e densità del prodotto. Una miscela tra amido e Pcl può impiegare dalle 20 alle 30 settimane nelle acque australiane contro i 20-30 giorni in sede di compostaggio. Inoltre, diverse plastiche biodegradabili potrebbero non decomporsi negli intestini di specie marine e le relative conseguenze rimarranno comunque un aspetto da risolvere. Le bioplastiche prodotte con risorse rinnovabili sono solitamente prodotte con amido estratto da mais, riso, canna di zucchero o patate, ma la designazione si riferisce all'origine della risorsa e non alla gestione alla fine del ciclo di vita. Sebbene la maggior parte delle plastiche biodegradabili attualmente siano bioplastiche, le stesse possono essere anche derivate dal petrolio o da una combinazione tra petrolio e risorse di origine biologica. Inoltre, alcuni polimeri di origine biologica, come il polietilene a base di bioetanolo, non sono biodegradabili.

tag

Ti potrebbero interessare

Disturbo cognitivo lieve: il 10% evolve in demenza in due anni

Circa il 10% dei soggetti con disturbo cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment, MCI) arruolati nello studio europeo A...
Redazione

Così Regione Lombardia aiuta le imprese a favorire il capitale umano 

La trasformazione digitale non riguarda più soltanto le tecnologie: sta cambiando il modo in cui le imprese organ...
Redazione

Più formazione per superare il mismatch

In un mercato del lavoro in rapido cambiamento, dove le imprese faticano a trovare profili adeguati, Regione Lombardia p...
Redazione

FIEG: legge di Bilancio, risorse ai giornali per evitare un futuro con meno informazione

Nelle prossime ore il Parlamento sarà chiamato ad esprimersi sulle risorse da destinare ai giornali: è que...