Napoli, 5 apr. (Adnkronos) - Lo hanno ucciso i malviventi, probabilmente stranieri che la scorsa notte sono entrati nella sua casa, situata al pianoterra, in via Lamaria, alla periferia di Torre del Greco, arera vesuviana. I banditi, tre, con i volti coperti da passamontagna hanno picchiato prima lui, Nunzio Prospero, 80 anni, e poi la moglie, Raffaella, 83. Pugni, calci, bastonate con mazze da baseball. Le tre belve, senza pieta', hanno poi legato e imbavagliato le povere vittime ad una sedia. Poi hanno iniziato a rovistare tra le cose di casa, a caccia dei loro averi. Dopo un'ora di terrore o tre banditi se ne sono andati con qualche oggetto d'oro e del denaro. Raffaella Prospero e' riuscita a liberarsi dalle corde e a chiedere aiuto a un nipote. Lui invece, Nunzio Prospero, e' rimasto immobile: morto. Inutile l'arrivo di un'ambulanza. I carabinieri della compagnia di Torre del Greco nel cuore della notte hanno istituito dei posti di blocco a caccia dei malviventi ma finora di loro nessuna traccia. E' iniziata l'attivita' investigativa: a caccia di impronte digitali che le belve avrebbero potuto lasciare sui mobili di casa Prospero. Gli investigatori stanno visionando i filmati estratti dalle telecamere situate nella zona. Raffaelle e' affranta, sola e malata. La coppia non ha figli, solo due nipoti che di tanto in tanto vanno a trovarla. Ai militari di Torre del Greco ha riferito di avere udito i malviventi parlare in lingua straniera. Adesso e' sotto choc, per le violenze subite e per avere visto l'uomo accanto al quale ha vissuto piu' di 50 anni morire sotto i suoi occhi. Sola nel suo pianto disperato ripete continuamente: "adesso, chi mi accudira' come faceva il mio Nunzio, nella mia vita non c'e' piu' niente".