Bologna, 17 mag. - (Adnkronos) - Un anno e 4 mesi di reclusione, una provvisionale di 20mila euro e altri 5mila euro per il pagamento delle spese legali. Questa la sentenza di primo grado pronunciata dal giudice del Tribunale di Bologna, nell'ambito del rito abbreviato, a carico del poliziotto accusato di lesioni personali gravi per aver ferito alla bocca, con una manganellata, Martina Fabbri. La ragazza, 24 anni, stava manifestando, il 12 ottobre 2011, davanti alla sede della Banca d'Italia in piazza Cavour a Bologna, insieme ai militanti di alcuni collettivi e del Tpo scesi in strada contro il potere della finanza e le politiche di austerity nazionali ed europee. In quell'occasione scoppiarono dei tafferugli e Martina venne colpita alla bocca, durante un intervento di alleggerimento messo in atto dalla Polizia. La giovane perse 4 denti. Soddisfatti per il pronunciamento del giudice i compagni di Martina, circa una cinquantina esponenti del Tpo e dei centri sociali, che oggi hanno atteso la sentenza occupando simbolicamente il cortile del tribunale di via Farini. E' insorto, invece, il capogrupp del Pdl a Palazzo D'Accursio Marco Lisei che si e' detto "davvero sconcertato" per una sentenza che giudica "durissima". "Le vittime diventano carnefici e viceversa" ha scritto Lisei sul suo profilo Facebook, domandandosi "uno Stato che non sa proteggere i suoi Maro' e che non protegge i suoi agenti che Stato e'?". "E' una vergona" conclude l'esponente Pdl - aggiunge - I difensori dell'agente hanno gia' annunciato che ricorreranno in appello.