Fini, visto da Benny
di Marco Petrelli Missino dal 1948, guardia del corpo di Almirante e una vita intera intrecciata al cammino tortuoso della destra italiana: questo è Lando Lollo Frattegiani una delle ultimissime "raffiche di Salò", come lui stesso fece scrivere sui manifesti elettorali per le regionali in Umbria, da candidato di Alternativa Sociale. A Fini Lando non ha mai perdonato il "tradimento" di Fiuggi e gli ha dato battaglia per anni. Il 20 aprile ha avuto forse la sua rivincita con un'iniziativa a metà strada tra il politico e Amici Miei. Un funerale per Fini? Ma mica è morto! "No, non è morto fisicamente ma politicamente". E che senso ha questa funzione? "Con alcuni camerati perugini ho deciso di 'ricordare' l'uomo che, malgrado il percorso intrapreso affianco di Giorgio Almirante, non ha per nulla giovato alla destra italiana, anzi l'ha affossata". E allora? "E allora abbiamo detto: necrologi, foto, bara sulle spalle e corteo per Perugia. Sui manifesti funebri abbiamo rassicurato la gente che il feretro raggiungerà via aerea Montecarlo, ultima destinazione". Perché tanto astio verso Fini? "Ha affossato la destra italiana, non ha creato uno sbocco, un' evoluzione. Sui volantini distribuiti in tutta la città è scritto chiaro e tondo: "Definitiva scomparsa di un politico inutile, anzi dannoso". Naturalmente, scomparsa dalla scena pubblica!" Da quanto tempo è di destra? "Mi sono iscritto al MSI nel 1948 diventando poi guardia del corpo di Almirante e membro del servizio d'ordine. Mi sono fatto tutti i comizi d'Italia". A Fiuggi la fine. Non ho aderito ad AN, preferendo dare battaglia a chi ha tradito il suo passato". Sorte beffarda! La città del Grifo, dalla quale il 28 ottobre del '22 partì la colonna di camicie nere diretta a Roma, torna a fare da sfondo ad un nuovo, e forse davvero ultimo, capitolo della politica italiana, l'uscita di scena dell'ex presidente della Camera. A Perugia il funerale di Fini Guarda il video su LiberoTv