(Adnkronos) - Nell'appartamento al momento dell'operazione si trovavano oltre al boss, sua moglie e la famiglia che l'ospitava. Il capofamiglia Massimiliano Iossa, 35 anni, operaio edile, sua moglie e due figli. L'operazione della squadra mobile gia' forte dell'arresto di Michele Zagaria anche questa volta ha avuto successo: Di Caterino e' finito in manette e con lui l'uomo che l'ospitava Massimiliano Iossa. Entrambi sono usciti nell'edificio di via Roma con le manette ai polsi. Nella casa che ospitava il numero uno dei gregari di Zagaria sono rimaste solo delle donne. A Zagaria finalmente e' stata consegnata l'ordinanza di custodia cautelare datata 31 marzo 2010 con le accuse di associazione mafiosa, estorsione e favoreggiamento, reati aggravati dall'aver agito allo scopo di agevolare il clan Zagaria. Sul comodino del boss sono rimasti la pistola calibro 7,65 del boss e un paio di mazzette in biglietti da 50 euro per un totale di 10mila euro. Tutto sequestrato, comprese le telecamere che avrebbero dovuto 'proteggere' Di Caterino da un eventuale arrivo della polizia. Di Caterino e Iossa sono stati condotti prima in questura a Caserta e successivamente sono stati rinchiusi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.