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Disturbo da deficit di natura

Ne soffrono i bambini che non sono abituati al contatto con l’ambiente naturale
di giovanni morelli domenica 23 dicembre 2012

2' di lettura

Come far entrare i bambini in contatto con lo sconfinato mistero della natura educandoli al rispetto ecologico, all’apprezzamento e al godimento delle bellezze naturali? Spesso i nostri bambini sono cosi poco abituati a stare in ambienti naturali che si comincia a parlare di disturbo da deficit di natura. Secondo Italo Bertolasi, Ginevra Sanguigno, Patricia Meyer gli autori di un libro sull’argomento dal titolo Scuola Natura la chiave è il gioco, attraverso il quale i bambini riescono facilmente a entrare in contatto con suoni, colori e profumi. Attualmente, i nostri figli soffrono sempre più del disturbo da deficit di natura, chiusi in interni soffocanti tra videogiochi, libri, televisione in città con pochissime aree verdi. Quando le condizioni metereologiche lo permettono, allora, si possono provare delle giornate immersi nella natura.
 Non è importante dare nozioni di biologia, ma anche semplicemente lasciarci guidare dai sentimenti e dire cosa ci ispira una pianta e chiedere cosa ispira a nostro figlio oppure segnalare suoni e oggetti interessanti.   Cosa fare nella natura? • raccogliere foglie per creare delle decorazioni • notare la differenza tra le varie specie • ascoltare le pulsazioni di un albero, che è una creatura viva, che mangia, riposa, respira • una passeggiata a occhi bendati: a coppie uno guida l’altro, facendo attenzione agli ostacoli, mentre l’altro è libero di immaginare e farsi guidare dalle sensazioni • comprare dell’argilla e, seduti su un prato, creare degli animaletti, dando vita al bosco • costruire strumenti musicali con gli elementi della natura, con canne o conchiglie, ad esempio, o improvvisare una festa in maschera con i personaggi fatati della             foresta. • E poi, i giochi: festa a sorpresa nel bosco • riconoscere i suoni della natura • mimare gli elementi della natura • costruire una capanna  

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