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Perugia: droga, da Prefettura progetto per abbattere domanda

mercoledì 31 ottobre 2012

2' di lettura

Perugia, 30 ott. (Adnkronos) - Le 23 morti per overdose del 2011, le 178 non mortali, le 440 segnalazioni alla prefettura per detenzione di stupefacenti, il tasso di utenza del Sert piu' alto della media nazionale nel territorio perugino sono dati che portano alla riflessione, e all'azione. Ed e' per questo che la Prefettura di Perugia coordinera' un progetto per la lotta alla tossicodipendenza, con "un'abbattimento della domanda".Nell'incontro che si e' svolto stamattina in Prefettura a Perugia enti locali (Regione, Provincia e Comune capoluogo), Forze dell'ordine, Ufficio Scolastico Regionale ed Ausl 2, si sono posti tre obiettivi prioritari: potenziare l'interscambio informativo e la condivisione dei patrimoni statistici. Avviare forme di collaborazione e cooperazione interistituzionale nel campo della prevenzione selettiva, in grado di approntare percorsi di uscita dall' esperienza di consumo in favore della crescente massa di "consumatori non problematici". Concordare specifici protocolli operativi rivolti ai minori consumatori. A ciascuno di questi obiettivi e' stato dedicato uno specifico tavolo tecnico operativo. Nell'analisi della situazione e dell'andamento dei fenomeni a livello provinciale, questo nuovo progetto coordinato dalla Prefettura tiene conto di alcuni elementi statistici e conoscitivi: un'alta incidenza di decessi per overdose (23 nel 2011, con un tasso di 3,42 morti per overdose ogni 100.000 abitanti); un numero altrettanto alto di "overdose fauste" (178 nel 2011), in cui il tempestivo intervento dei servizi di emergenza e' riuscito a scongiurare esiti letali; un ritmo costante ma sostenuto di segnalazioni alla Prefettura per illecita detenzione di stupefacenti (440 nel 2011, di cui circa un quarto a carico di soggetti residenti nel Capoluogo); un tasso di utenza dei SerT piu' alto della media nazionale (5,8 utenti ogni 100.000 abitanti di eta' compresa fra i 14 ed i 64 anni, a fronte di un tasso nazionale del 4,4); un ampliamento delle fasce d'eta' interessate dai fenomeni di consumo, non piu' circoscritto solo alle tradizionali fasce giovanili, ed al contempo un abbassamento dell'eta' di inizio di consumo con aumento fra i minorenni.

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