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Con i lampioni 'intelligenti' ci sarebbe un risparmio mezzo miliardo di euro l'anno

La tecnologia Minos System presentata da Umpi, Ibm e Unicredit
mercoledì 31 ottobre 2012

2' di lettura

Roma, 31 ott. - (Adnkronos) - In Italia ci sono 10 milioni di lampioni, uno ogni 15/20 metri. Una rete capillare, distribuita su tutto il territorio nazionale, da nord a sud della Penisola, isole comprese, che opportunamente sfruttata potrebbe aiutare le citta' (una di medie dimensioni di lampioni ne conta 30.000) a trasformarsi in vere 'smart cities' garantendo alle amministrazioni un risparmio in bolletta del 30% e un taglio dei consumi energetici del 45%. Soprattutto se si calcola che l'illuminazione pubblica rappresenta una delle prime voci di bilancio. La soluzione, che si chiama Minos System, e' stata presentata da Umpi, Ibm e UniCredit in occasione della Smart City Exhibition di Bologna, ed e' stato calcolato che applicando la tecnologia ai nostri lampioni si risparmierebbe, tra energia e manutenzione, fino a mezzo miliardo di euro l'anno. Ecco come. Si tratta di un impianto di illuminazione intelligente, che rivoluziona il tradizionale palo della luce distribuito capillarmente sul territorio urbano; un sistema in grado di illuminare quando, come e dove serve, di comunicare ad alta velocita', come una vera e propria rete Lan, e di offrire una vasta gamma di servizi (dal telecontrollo e la tele gestione dell'illuminazione pubblica ai display informativi stradali, dal monitoraggio dell'inquinamento al controllo del traffico). Umpi e' un'azienda specializzata nella trasmissione dati ad onde convogliate, "quelle che servono a trasmettere dati, anche ad alta velocita', sulla linea elettrica esistente, senza dover aggiungere cavi o ulterior cablaggi", spiega all'Adnkronos il direttore marketing, Raffaele Villa. Questo consente di trasformare il tradizionale palo della luce in "un nodo di connessione dati", cioe' veicoli d'informazione che consentono di ottimizzare il consumo di luce in base alle necessita' del momento, riducendo l'illuminazione automaticamente in base al traffico registrato dai sensori, "garantendo comunque i livelli di sicurezza e, nel tempo, un risparmio del 30% in bolletta e fino al 45% di risparmio energetico - aggiunge Villa - a cui si devono aggiungere i risparmii di manutenzione perche' un sistema di questo tipo ci consente di sapere quando una lmpada e' guasta o quando si guastera', e quanto e' stata utilizzata". Questo sistema serve cosi' a creare "uno zoccolo duro di risparmio che puo' esssere utilizzato per aumentare i servizi: sul lampione, infatti, si possono aggiungere telecamere, Wi-Fi, colonnine di ricarica per veicoli elettrici, sensori intelligenti in grado di monitorare l'abbandono di immondizia fuori dalle aree consentite e di trasmettere le informazioni al supervisore remoto", spiega Villa. Per avviare il progetto, bisogna dotare i lampioni con un dispositivo intelligente, abilitando la rete a trasmettere informazioni. Per questo ci vuole un investimento "di circa 200/250 euro per punto luce", ma si risparmia sui lavori di cablaggio perche' si utilizzano le strutture gia' esistenti. Al momento, Umpi ha gia' dotato piu' di 100 comuni italiani con 300.000 pali intelligenti (500.000 nel mondo).

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