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Maroni cancella Venezia e l'ampolla: addio festa dei popoli padani

Scelta a sorpresa del segretario, amarezza per Flavio Tosi, Luca Zaia e Umberto Bossi. A settembre stati generali a Torino
di Giulio Bucchi domenica 26 agosto 2012

Rosi Mauro, Renzo e Umberto Bossi

1' di lettura

La Lega di Bobo Maroni parla sempre meno veneto, e chissà come reagiranno il sindaco di Verona nonchè segretario della Liga Veneta Flavio Tosi, maroniano di ferro, e il governatore della Regione Luca Zaia. Sicuramente con una punta di amarezza, visto che la tradizionale festa dei popoli padani di Venezia per la prima volta dal 1996 non verrà celebrata. Niente cerimonia dell'ampolla, niente bandiera con il sole celtico a sventolare dalla Riva dei Sette Martiri, niente Va, pensiero di Verdi. Si chiude, insomma, una pagina corposa della storia (e del folklore) del Carroccio che avevamo conosciuto fino allo scandalo che ha spazzato via Umberto Bossi e Cerchio Magico. E proprio il Senatùr, nel 1996, fu protagonista di uno storico battibecco con una signora che per protesta aveva esposto il tricolore: "Lo metta al cesso - esplose Bossi -. Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente". Addio vecchia Lega, insomma. Il grande appuntamento dei tesserati e degli appassionati leghisti si sposterà invece a Torino, dove a settembre si terranno gli stati generali del partito.

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