Roma, 9 nov. (Adnkronos) - "Pur essendo nato a Torino, il cinema italiano ha cominciato prestissimo a distillare particolarissimi elisi di Roma. Non c'e' voluto molto perche' la nostra citta' , dopo il 1915 centro dell'industria cinematografica per numero e intensita' di attivita', si radicasse come il luogo filmico per eccellenza dell'immaginario nazionale". Lo scrive Marco Muller, direttore artistico del Festival di Roma , in un intervento su 'Il Messaggero' di oggi. Muller poi traccia una 'panoramica' di Roma nei film, da quella di Fellini a quella degli spaghetti western, sottolineando che "di una Roma piena di rinnovato fascino parlano ora i film dei nuovi autori", citando a questo proposito 'Ali' ha gli occhi azzurri' di Claudio Giovannesi, sabato in proiezione al Festival, concludendo che "il cinema romano ha dato molto al Festival, e il Festival vuole poter continuare ad offrire molto alla sua citta'".