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Ecco l'asso di Silvio:un nome nuovoa Palazzo Chigi

Silvio non lascerà mai l'Italia alla sinistra. Correrà, ma per mandare un altro al governo. Un nome? Montezemolo, per esempio...
di Andrea Tempestini domenica 16 settembre 2012

Berlusconi e Montezemolo

2' di lettura

  Silvio Berlusconi è tornato a parlare. Ma non ha detto molto. Il Cavaliere prosegue nella tattica "low-profile", e lo fa a ragione veduta: i sondaggi gli danno ragione, sta riguadagnando terreno. L'ex premier ha spiegato che scioglierà il nodo sulla sua candidatura solo quando si avranno certezze sulla riforma elettorale. Come spiega il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, nell'editoriale di domenica 16 settembre, "un premio di maggioranza o una soglia di sbarramento alta per arginare i piccoli partiti possono cambiare lo scenario, consentendo una vittoria o aprendo la strada a una sconfitta. Il Cavaliere insomma nega di essere il bell'addormentato: se sta zitto è solo perché manca la cosa più importante, ossia la regola del gioco". E Berlusconi, a concludere la sua avventura politica con una sconfitta, non ci pensa nemmeno. Incubo rosso - Per vincere, però, non potrebbe bastare la riforma elettorale: secondo i sondaggi, infatti, il Partito Democratico è in vantaggio. Se votassimo oggi, vincerebbero Bersani e compagni. Un incubo, per il Cavaliere e per un'Italia in grave difficoltà: un governo rosso potrebbe definitivamente spingerci dentro a un baratro. Per vincere, insomma, serve altro. Forse serve proprio lui, Silvio Berlusconi. Tutti continuano a interrogarsi su cosa voglia fare, tutti credono di avere la risposta giusta ma nessuno, in verità, può essere sicuro di azzeccare il pronostico: si candida oppure no?. "Così come capitò nel 2006, quando il centrodestra fu sconfitto da Prodi, molti pidiellini sognano l'addio di Berlusconi, sperando nell'apertura di nuovi giochi che consentano a loro di accasarsi altrove", sottolinea Belpietro. L'asso nella manica - E nuovi giochi, pur di impedire che la sinistra vada al governo, in effetti potrebbero aprirsi. E' necessario "mettere insieme ciò che sembrava impossibile fare stare unito", spiega Belpietro. Proprio come quando nel 1994 Msi e Lega si abbracciarono, e con Forza Italia sconfissero contro tutti i pronostici la sinistra. Ma oggi gli scenari sono cambiati. Silvio non pensa solo agli ex An e al Carroccio. "In testa - continua Belpietro - ha soprattutto i partiti che potrebbero affacciarsi alle prossime elezioni, a cominciare da quello di Montezemolo per finire con altri che potrebbero nascere nei prossimi mesi". L'asso nella manica del Cavaliere potrebbe essere il leader di Italia Futura. "Con nuovi soggetti in campo - sottolinea il direttore di Libero -, la vittoria che oggi sembra impossibile, potrebbe diventare probabile". E così, per non lasciare il Paese alla sinistra, Berlusconi potrebbe correre per mandare a Palazzo Chigi un altro. Montezemolo, per esempio.  

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