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Prandelli pensa alla Germania:"Nessuna squadra è imbattibile"

Dopo la vittoria con l'Inghilterra l'allenatore suona la carica: "Sono forti, ma hanno dei punti deboli"
di Andrea Tempestini sabato 30 giugno 2012

4' di lettura

Dopo la faticaccia di domenica sera contro l'Inghilterra, per l'Italia ci sono soltanto due giorni per tirare il fiato. Giovedì sera c'è già la sfida con la Germania, il grande classico europeo per eccellenza, che in questo 2012 di crisi e rigore si arricchisce anche di contenuti extracalcistici. Cesare Prandelli sa che cosa significa per il Belpaese questa partita: se il match di domenica era stata la sua prova più importante da Ct è conscio del fatto che tutto è già azzerato e che di "prova più importante" ce n'è subito un'altra. Quella con i tedeschi, appunto. "Non ci sono squadre invincibili - esordisce l'allenatore degli Azzurri in conferenza stampa dopo l'impresa ai rigori con i britannici -. Ci sono squadre forti, ma che hanno punti deboli: è lì che dobbiamo attaccare". A Prandelli, dopo i complimenti e gli applausi, ricordano che all'Italia manca solo il gol: contro l'undici di Hodgson ben 35 tiri, 20 nello specchio, ma nessuna rete nei 120 minuti di gioco. "Il calcio è affascinate perché è un gioco, non abbiamo segnato, ma vorrei leggere sempre uno score così, se tiriamo in porta 30 volte, su dieci partite nove volte si vince", taglia corto il mister. "Non ci sono squadre invincibili" - L'Italia, prima dell'inizio della competizione e durante il girone, è stata a più riprese criticata. Cesare risponde con classe a chi glielo ricorda: "Noi non abbiamo rimarcato gli aspetti polemici: bisogna solo pensare in maniera positiva. La squadra è consapevole di quello che sta facendo, cresciamo partita dopo partita, c'è voglia di confrontarsi. L'aspetto più importante è stato il coraggio di giocare". Quanto manca al salto di qualità definitivo? "Manca tanto, abbiamo pochi giorni per recuperare. Dobbiamo mettere in campo una squadra atleticamente viva, ci sarà da lottare. Se ci prepariamo bene... non ci sono squadre invincibili, loro sono forti ma noi dobbiamo stare lì e fare la partita sulle debolezze  degli avversari". "Osare contro i tedeschi" - L'attenzione del Belpaese è concentrata su De Rossi, autore di una prova monumentale contro l'Inghilterra ma costretto a uscire dal campo dai problemi fisici. A Prandelli viene chiesto se è preoccupato per capitan futuro: "Ieri siamo arivati tardissimo, non ho parlato con nessuno, fra mezzora vediamo. Faremo una analisi dei giocatori da recuperare, non possiamo fare altro. Giovedì potremmo anche uscire vincitori se stiamo in partita, l'importante è restare sempre in equilibrio. Devi essere bravo a fare le chiusure preventive e a non farli ripartire". Come a dire: De Rossi potrebbe partire titolare, anche se niente è ancora sicuro. Ma per vincere contro la Germania, spiega Prandelli, più che i giocatori servono carattere e convinzione: "Dobbiamo cercare di rischiare, non chiuderci nell'area di rigore. Sappiamo fare un calcio propositivo in questo momento: abbiamo la responsabilità di provarci. Io lo ripeto perché in Italia la situazione è critica: se sul ranking uefa a livello giovanile siamo17esimi vuol dire che c'è qualche problema, bisogna fare di più. Le nuove generazioni vogliono vedere questo tipo di calcio, questo entusiasmo, corraggio, non solo dal primo minuto difenderci ma cercare di fare gol. Così si convincono tifosi e critica". L'attacco anti-Germania - Sui giocatori che schiererà contro i tedeschi il ct pare avere già le idee chiare. Ci saranno Borini o Di Natale? "Le scelte che ho fatto sono per avere continuità. Borini è una punta esterna, Di Natale punta centrale. Nel modulo scelto cerchiamo di dare equilibrio forse penalizzando lo stesso Fabio che all'inizio poteva avere spazio. Ma il calcio ogni 20 minuti può dare spazio". La traduzione: partirà ancora Balotelli dal primo minuto. E Cassano, opaco contro gli inglesi? ""La partita di ieri era la più difficile per Mario e Antonio, il primo doveva tenere lontani i due centrali dal centrocampo, Antonio doveva trovare spazio in quella zona, ma è stato difficile perché non c'erano spazi. Però ha fatto due assist, tirato: alla quarta partita dopo tanti mesi di inattività può pagare il ritmo della gara, lui lo sa. Averne di giocatori di questa qualità". E ancora, sulla partita di Balotelli: "Mi è piaciuto tanto perché quello che gli ho chiesto l'ha fatto. E' stato un punto di riferimento, molto ordinato, in quelle 4-5 occaisoni è mancata forse la fortuna o la lucidità, ma è stata una prestazione molto intelligente". Gli azzurri, però, faticano a trovare il gol: manca un realizzatore? "No, non manca - taglia corto il Ct -. I dati dei tiri sono confortanti. Poi se analizzi anche che molti centrocampisti hanno concluso, se Daniele avesse segnato.... Al di là del risultato se io vedo 5 giocatori nell'area di rigore vuol dire che siamo mentalmente predisposti a segnare". Pirlo meglio di Xavi? - Poi si parla anche di centrocampo, e viene chiesto a Prandelli se Pirlo di domenica sera è più forte di Xavi e cosa nel pensa del "cucchiaio" del regista della Juventus: "Non lo so, ma è uno dei più forti del mondo. Ha grande continuità di rendimento, impressionante rispetto ad altri. Continuità che ha nei 90minuti è qualcosa di straordinario. Sinceramente il cucchiaio mi ha sorpreso. Mi è piaciuto la dichiarazaione che ha fatto "volevo mettere pressione agli ingelsi" li ha messi in difficoltà sull'aspetto psicologico. E' stato geniale". Quindi una battuta su Nocerino e Diamanti: ha dei dubbi se schierarli titolari? "Dubbi li ho sempre. Sono ragazzi seri che meriterebbero di giocare. Nocerino? Togliere De Rossi o Marchisio. Diamanti? Togliere Cassano o Montolivo. Montolivo ha già interpretato benissimo questo ruolo in queste partite. I palloni toccati da Pirlo sono il frutto del lavoro di Montolivo e altri".

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