Umberto Bossi sapeva che parte dei soldi della Lega servirono a pagare le spese mediche sue e della sua famiglia. Lo confermerebbero le carte uscite dall'ormai famigerata cartella "The family" che l'ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito conservava nella sua cassaforte a Roma. Tra quei documenti, di cui scrive Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, ci sono anche almeno due distinte dei bonifici bancari - da 9.000 euro - firmati dal Senatùr. Soldi per pagare il dentista di Bossi, cliniche e multe per i figli oppure finiti in tasca a Lady Bossi, Manuela Marrone appunto. Il primo dei due bonifici firmati da Umberto per la moglie risale al 21 aprile 2010 e ammonta a 5.000 euro. Il secondo è del 13 ottobre dello stesso anno ed è di 4.000 euro. Altro aspetto che può pesare sull'inchiesta condotta dai pm di Napoli: il conto del dentista di Bossi, 1.500 euro, fu saldato nel 1.500 passando dalle casse del partito. E all'epoca Belsito non era ancora tesoriere. Le spese - Sulle casse della Lega pesarono le spese di ristrutturazione della villa di famiglia a Gemonio, il ricovero dell'ultimogenito del Senatùr Sirio per un'operazione di rinoplastica (9.901 euro), le multe di Renzo Bossi per divieti di sosta, ingressi in aree riservate e superamento dei limiti di velocità. Si procede a botte di centinaia di euro, 674,53 nel solo 2010. Conti correnti - Un altro fronte d'indagine saranno ora i conti correnti di Bossi alla Banca Popolare di Lodi, che gli inquirenti setaceranno alla ricerca di movimenti anomali. Nel dossier di Belsito c'è traccia di due estratti conto. Il primo, presso l'agenzia 3 di Milano, al 31 dicembre 2009 aveva un saldo di 4.848 euro. Il secondo, presso la sede di Lodi, allo stesso termine temporale aveva uno scoperto di 46.805 euro.