Milano, 24 lug. (Adnkronos) - Taglio del personale e dei costi per tornare all'utile. Si compone di dieci punti specifici il piano industriale 2012-2015 approvato oggi dal consiglio di gestione di Bpm. Oltre alla semplificazione societaria e a una semplificazione organizzativa delle strutture di sede e di rete, con un'"azione significativa sul numero dei dirigenti del gruppo (-25%)", la volonta' della popolare e' di operare un "rigoroso presidio dei costi, attraverso la riduzione degli organici (-700 risorse nell'orizzonte di Piano) e del costo del personale (-10% al 2015, rispetto alla prevista crescita inerziale)". Dal punto di vista strettamente finanziario la banca punta a un utile netto di 270 milioni di euro nel 2015, a un risultato della gestione operativa pari a 780 milioni e a proventi operativi che toccheranno i 1.760 milioni nel 2015. Tra i punti anche una "significativa crescita di redditivita' sui segmenti core, pur in un mercato difficile", mentre il presidio del rischio, "sara' garantito attraverso una riallocazione di portafoglio e del capitale sulla base di valutazioni settoriali e del profilo rischio-rendimento oltre che da una revisione delle politiche creditizie di gruppo". Il tutto senza dimenticare il "rafforzamento di capitale, costante attenzione ai livelli di patrimonializzazione e azioni specifiche quali la risoluzione delle criticita' evidenziate da Banca d'Italia" e il rafforzamento liquidita'. "La robusta posizione di liquidita' di Bpm sara' ulteriormente incrementata attraverso la riduzione del loan to deposit ratio (da 102% a 97% nel 2015) e l'ottimizzazione degli asset eligible in Bce".