Lublino, 22 ott. (Adnkronos) - "Sono soddisfatto di questo chiarimento almeno dal punto di vista dei rapporti con la regione Lazio. La vicenda si riprendera' andando a Affile, non possiamo permettere che sia onorato colui che si e' macchiato di una serie di crimini, uno fra tutti il rastrellamento di 2.500 carabinieri, il 7 luglio 1943, nove giorni prima della deportazione degli ebrei proprio per evitare che ci fossero delle istituzioni fedeli al paese che si opponessero". E' stata la risposta di Riccardo Pacifici, presidente della comunita' ebraica di Roma, alle recenti dichiarazioni su Affile della governatrice dimissionaria della regione Lazio, Renata Polverini. "Da domani - ha aggiunto Pacifici dall'ex campo di concentramento di Majdanek, in Polonia, in occasione del Viaggio della Memoria - come comunita' ebraica, insieme all'Unione delle Comunita' Ebraiche Italiane, mi impegno ad andare a Affile a protestare con il sindaco. Faremo tutte le azioni - ha concluso - secondo le norme di legge per rimuovere qualcosa che deturpa la memoria del nostro Paese". "Io ti sostengo dal punto di vista istituzionale, finche' ci saro' e finche' copriro' questo ruolo, e personalmente", ha risposto il presidente uscente della regione Lazio, Renata Polverini.