Napoli, 5 lug. (Adnkronos) - Se il Mediterraneo e' un destino, Capri diviene metafora dell'isola perfetta, pura immagine nel gioco di luci e di ombre. E' uno degli aspetti della mostra fotografica "Mare Nostrum", che sabato 7 luglio si inaugura a Capri nella Certosa di San Giacomo al Quarto del Priore. Curata da Denis Curti per le edizioni Contrasto, che pubblicano anche il catalogo, la rassegna espone le foto di Ferdinando Scianna e Irene Kung. Rimarra' aperta fino al 10 settembre. Dopo le esperienze espositive dedicate al barone Von Gloeden (2009), a Mimmo Jodice (2010), a Herbert List e Maurizio Galimberti (2011), la Fondazione Capri prosegue la propria attivita' culturale con una nuova mostra sul linguaggio della fotografia. Una produzione che con il suo percorso visivo individua abitanti e abitudini, luoghi e protagonisti, nell'intento "di raccontare lo stile e la vita dell' isola di Capri" attraverso gli scatti del grande fotografo siciliano, che costruisce un racconto lungo 25 opere. Per Scianna (Bagheria, Palermo 1943) "il Mediterraneo comincia in Sicilia", terra d'origine, e comprende "le coste della Grecia, della Turchia. Le guerre, i cambiamenti epocali, i volti e le contraddizioni di un contesto in continuo mutamento". La sua storia si chiude con le immagini realizzate durante la residenza sull' isola: volti, ritratti, interni di case e vedute a mare. Qui il bianco e nero rende il senso di abitare un luogo. Irene Kung, invece, e' una giovane artista che proviene dall'esperienza della pittura. La sua tecnica di ripresa e' connessa ai trattamenti digitali, mentre le sue fotografie evidenziano paesaggio e architetture capresi. Grandi formati e colori intensi per lasciar dialogare la potenza della natura con quella delle immagini.