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L'Imu si deve pagare anche se il Comune non la vuole

Pasticcio sul balzello: a giugno si deve pagare l'acconto anche dove i sindaci hanno abbassato l'aliquota o deciso l'esenzione per la prima casa
di Giulio Bucchi domenica 29 aprile 2012

2' di lettura

  Nuove complicazioni in vista per l’Imu. Anche nei Comuni più generosi, che hanno già deliberato per la prima casa un’aliquota più favorevole rispetto al 4 per mille, o addirittura l’esenzione, si dovrà pagare l’acconto a giugno con quest’aliquota, salvo il conguaglio con rimborso di fine anno. «È un pasticcio, per come è scritta la norma sull’Imu si può arrivare a questa conclusione assurda», spiega all’Ansa Maurizio Leo del Pdl, presidente della Commissione parlamentare per l’Anagrafe tributaria e il deputato che per primo aveva sollevato la questione alla Commissione Finanze di Montecitorio con il collega Isidoro Gottardo. Detrazioni - La questione riguarda i Comuni che hanno già deciso di agevolare i cittadini con un’aliquota sulla prima casa al 2 per mille. Calcolando la detrazione di 200 euro, che aumenta di 50 euro per ogni figlio, a giugno (con la norma inserita nel dl fiscale che impone di pagare con le aliquote di base e dunque applicando il 4 per mille) si pagherebbe più del previsto e addirittura, in alcuni casi, si arriverebbe a pagare quando invece con l’aliquota del Comune l’Imu sarebbe pari a zero. Il problema era stato sollevato nel corso dei lavori parlamentari. Dopo le verifiche con il ministero dell’Economia, però, non era stata trovata alcuna soluzione e il Tesoro vorrebbe ora risolvere la questione con un atto amministrativo. Il pasticcio - «Ma questo non basta», spiega Leo. «Serve una legge per risolvere il problema». Che, d’altra parte, coinvolge già diversi Comuni. «Il criterio fissato nel decreto fiscale», spiega l’azzurro Gottardo «porterebbe contribuenti esenti ad essere obbligati a versare per poi avere la restituzione, con modalità per altro non previste». In Friuli, per esempio, Trieste ha stabilito aliquote più generose per la prima casa (3,9 per mille). Al 2 per mille, per fare altri esempi, è la casa di abitazione anche a Polistena (Reggio Calabria) e Acquaformosa (Cosenza). A Pontivrea (Savona) e Peschiera del Garda (Verona) è stata addirittura decisa l’esenzione per la casa di abitazione. Il pasticcio Imu, insomma, offre ogni giorno un capitolo nuovo. Leggi  tutte le assurdità dell'Imu. E dopo aver punito i nonni che vivono in ospizio, Monti penalizza le coppie di fatto

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