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L'orso Dino dovrà lasciare Posina

Ha ucciso tre asini, i residenti hanno paura
di Monica Rizzello sabato 17 aprile 2010

2' di lettura

È ancora a Posina, nel vicentino, l'orso Dino. La notte tra lunedì e martedì ha assalito due asini in Contrada Maso, ammazzandone uno e lasciando l'altro in fin di vita. In totale sale dunque a tre il numero degli animali vittime di Dino. Di conseguenza, aumenta anche la paura dei residenti, che chiedono interventi celeri e risolutivi. La risposta arriverà dalla Provincia di Vicenza e Regione Veneto, che il 16 aprile incontreranno la cittadinanza in una riunione pubblica, in un momento di confronto per acquisire informazioni utili su come comportarsi per sentirsi sicuri ed evitare di creare situazioni che agitino l'orso tanto da farlo diventare pericoloso per l'uomo. Come spiega l’assessore Marcello Spigolon, Dino «è un animale nel pieno della maturità e per questo alla ricerca di una compagna per accoppiarsi. La nostra speranza è che, una volta constatato che in zona non ci sono esemplari femmine della sua specie, continui altrove la sua ricerca. Nel frattempo monitoriamo comunque la sua presenza, fin troppo a ridosso delle case e dei centri abitati, per questo è nostra intenzione, e nostro dovere, intervenire quanto prima». Se l’orso non dovesse lasciare il luogo, la prima azione da intraprendere è “convincerlo” a farlo, spaventandolo con rumori, ad esempio petardi, senza naturalmente fargli del male o colpirlo. Qualora la prima strategia non fosse risolutiva, si può ipotizzare di catturarlo e portarlo in un luogo più adeguato alla sua natura. Intanto, i suoi movimenti di Dino sono monitorati attraverso il radiocollare di cui qualche tempo fa è stato dotato dopo una cattura nei monti di Trento. Ogni sera le informazioni vengono condivise da Trento con la Regione Veneto, che le trasmette anche alla Provincia di Vicenza. Grazie al radiocollare, come spiega la Polizia Provinciale, si è venuti a sapere che l'orso Dino ama muoversi ad ampio raggio sulle Prealpi veneto-trentine: finora ha già «visitato» Valdastico, la Folgara e perfino Recoaro, e da tre notti è fermo a Posina. «Mi sento di rassicurare i residenti di Posina e dei paesi vicini - conclude Spigolon - visto che non ci sono precedenti di aggressioni all'uomo né in Italia né in Austria. In ogni caso la situazione è costantemente monitorata, come Provincia siamo in contatto con la Regione e con i Comuni e non tarderemo ad intervenire per stimolare la dipartita dell'orso qualora non se ne volesse andare da solo. La priorità è reinserirlo nella sua realtà, per il bene suo e nostro».

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